Cosa fare dopo il blocco della produzione della Portovesme srl
27 Novembre 2021[Luca Pizzuto]
La notizia del blocco della produzione della Portovesme srl, aggiunge preoccupazione ad una situazione già difficile dopo l’apertura della cassa integrazione per 600 operai diretti e delle ditte d’appalto.
Bisogna essere a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in questa complicata vertenza causata dall’innalzamento spropositato dei costi dell’energia elettrica. Non vorremmo che a pagare i costi della transizione energetica che nei prossimi anni interesserà anche il nostro territorio siano le persone più deboli, mentre invece aumentano le ricchezze per chi già è ricco.
Non vorremmo che la rivoluzione verso un mondo più pulito, doverosa nei confronti dei nostri figli e delle nostre figlie, sia l’occasione per accumulare capitali e aumentare il divario tra chi ha e chi non ha. Bisogna trovare ogni strumento utile per non far pagare le scelte scellerate della multinazionale sui lavoratori diretti e su quelli degli appalti.
Esprimo la mia più grande solidarietà per i lavoratori della Portovesme srl e mi auguro che vengano messe in atto tutte le misure possibili per tutelarli e perché si facciano rientrare in fabbrica il prima possibile.