Cosa succede alla Biblioteca Satta e al consorzio universitario UniNuoro?
8 Gennaio 2022[Graziano Pintori]
Anche le persone più distratte si sono accorte che Nuoro è sotto attacco della politica regionale. L’ultimo atto di spoliazione perpetuato ai danni della Biblioteca “S. Satta” e UniNuoro, dimostra che non solo la sanità nuorese era nel mirino della compagine sardo – leghista che governa la Regione Sardegna.
Quanto Nuoro subisce in questo periodo è conforme alla tipica accusa che le legioni sardiste e leghiste muovono nei confronti di “Roma ladrona”, quando i loro interessi di sovranità territoriali ritengono che siano stati lesi dal potere centrale. L’azione predatoria porta in se l’aggravante del fatto che la governance politica regionale ha trovato sponda nel maggiore partito di opposizione (sic!), il PD, il quale ambiguamente non si è opposto più di tanto all’emendamento, fittiziamente anonimo, che trasferiva la titolarità giuridica, amministrativa e politica dei due consorzi nuoresi dal comune alla regione, nelle nuove vesti di fondazioni.
Infine, è giusto ricordare che il PD si è guardato bene dal contestare l’insolito voto a scrutinio segreto, con il quale è stato approvato il menzionato emendamento votato da maggioranza e opposizione. Pastetta? Maneggio? Inciuccio? A me pare di sì. Per dirla tutta, si ricorda ancora che il consigliere regionale del PD, espresso dalla città dell’Ortobene, da sempre è stato un tifoso delle fondazioni e conseguenti colpi di mano a danno del comune di Nuoro, un modo che sembra denotare l’uso personale della politica. Il menzionato emendamento, forse l’unico in Sardegna a essere votato in disaccordo con l’istituzione comunale, è un atto di cui rimane solo il peggio: in primo luogo l’anomalia dei due ex consorzi, da troppo tempo affidati ad altrettanti commissari, che è perpetuata nominando altri due mandatari più conseguenti agli interessi del centralismo regionale.
In secondo luogo siamo stati costretti ad assistere all’intervento della Regione che rinuncia al ruolo di autorevole mediatrice, per irrompere, maldestramente, nel “cortile” nuorese facendo carta straccia del decentramento amministrativo, ovverosia cancellando, come già detto, la titolarità politica e amministrativa del comune di Nuoro nei confronti dei due consorzi mandati al macero. Sarebbe interessante, a questo punto, tentare di conoscere l’origine delle maledizioni che stanno colpendo la città deleddiana.
In mancanza di altri elementi, a mio parere, tutto ha origine con la giusta e coerente decisione del sindaco Soddu di non farsi “imbrigliare” dal PD nelle ultime elezioni amministrative. Una saggia e proficua decisione, considerata la sua vittoria incontestabile tanto da emarginare, in ambito cittadino, la destra e, di fatto, anche il PD, e indirettamente la sconfitta lese anche l’immagine dei consiglieri regionali espressi dalla città. Soddu, più che soddisfatto della fiducia rinnovatagli dagli elettori nuoresi, è sempre andato avanti con il noto programma politico costruito con i suoi alleati evitando, evidentemente, con determinazione, i soliti maneggi, o inciucci che siano, con altre forze politiche.
L’insolito modo di governare spiazza, evidentemente, chi non accetta all’insegna della democrazia la sconfitta elettorale, un limite che caratterizza chi intende la politica come mestiere e farne uso personale. La vittoria di Soddu, quindi, da molti è stata mal digerita, perciò, per non farla molto lunga, la prelazione ai danni di Nuoro è stata un’azione biforcuta, leggasi maggioranza e opposizione, per colpire il sindaco Soddu e far piangere i nuoresi, gli utenti della biblioteca Satta, gli studenti di UniNuoro, e non ultimi tutti i dipendenti delle due strutture, da sempre in balìa dei commissari e dei commissariamenti.
La questione così esposta potrebbe essere intesa, probabilmente, frutto di una lettura superficiale, elementare, forse al limite del pettegolezzo, comunque sia l’amaro che resta è quello di assistere allo sgretolamento delle strutture fondamentali che innalzano una città a capoluogo di provincia: sanità, cultura, istruzione, e anche i sempre trascurati collegamenti e trasporti. Come se ancora non bastasse, si ricorda che, sempre per volontà regionale e della silente opposizione del PD, sono stati sottratti alle casse comunali anche i fondi per le celebrazioni deleddiane.
Sul maltolto sembra risuonare solo la voce di protesta del sindaco in un ambiente dove passivamente si assiste al decadimento di “una comunità svuotata dei propri contenuti e lasciata solo con l’involucro, l’autofolklore…” (*) Ritengo, a questo punto, che sia necessario amplificare tutte le voci di tutte le persone oneste per un rinnovato impegno politico, culturale, sociale in grado di contrastare il declino, apparentemente inarrestabile, della nostra città, che non può continuare a nutrirsi solo di inutile vanagloria.
È necessario un esercizio di sensibilizzazione che vada oltre il cortile della città, ossia un impegno sul territorio circostante sempre più ampio e aprire le finestre per guardare in profondità, verso il mondo che non conosce distanze. È necessario essere convinti che la rinascita della nostra comunità si possa costruire con una sana cultura politica, indispensabile per superare con determinazione le enormi problematiche del tempo pandemico che stiamo vivendo.
(*) Marcello Fois – La Nuova Sardegna 3 gennaio 2022
Nell’immagine: Biblioteca Satta di Nuoro