Dai morti di Reggio Emilia all’antifascismo di oggi
6 Luglio 2023[red]
Il 7 luglio ricorre l’anniversario dei morti di Reggio Emilia: cinque lavoratori antifascisti furono uccisi dalla polizia di Tambroni durante una manifestazione contro il fascista Almirante, che voleva provocatoriamente celebrare il congresso dell’MSI nella città di Genova, medaglia d’oro alla Resistenza.
L’occasione permette all’Anpi di Nuoro di confrontarsi sull’antifascismo e riflettere se dal dopoguerra persista un filo di congiunzione con l’antifascismo di oggi, dopo ottant’anni dalla caduta del regime mussoliniano avvenuta il 25 luglio del 1943. Senza soluzione di continuità l’antifascismo è fortemente presente negli ideali di tante donne e uomini, anche perché il fascismo ha funestato con strategie e stragi il lungo cammino della storia repubblicana.
Sono tante le ragioni per cui l’idea del fascismo sia sopravvissuta per tanti decenni, una di queste è sintetizzata dal partigiano e storico Claudio Pavone, riferendosi allo Stato: “Mai fatto i conti con il fascismo”. Oppure, altre ragioni del persistente quanto necessario sia l’antifascismo lo leggiamo su uno scritto dello storico Mauro canali: “Il fascismo è una categoria della società moderna … i cui partiti, le forze sociali devono cercare fermamente la convergenza e l’unità di intenti perché non è vero che il fascismo sia morto, è una continua e reale insidia di ogni democrazia”.
Appuntamento venerdì 7 luglio alle ore 18.00 all’Ex Mè Nuoro con Costantino Cossu, Giornalista; Antonello Murgia, Presidente Anpi Regionale; Roberto Loddo del Manifesto Sardo. Coordina i lavori Graziano Pintori – Presidente Provinciale Anpi Nuoro / Ogliastra.