Dall’ombra in poi. Spazio Opposto ospita la personale fotografica di Mauro Pinna

30 Gennaio 2025
Sogno bucolico, di Mauro Pinna

[Veronica Muntoni]

Dall’ombra in poi è la personale fotografica di Mauro Pinna a cura di Veronica Muntoni inaugurata sabato 25 Gennaio e visitabile fino al 3 Febbraio 2025, ogni sabato e domenica e lunedì dalle 18:30 alle 21:00 da Spazio Opposto in via Pietro Martini 23, Cagliari. Di seguito pubblichiamo il testo della curatrice.

L’intera ricerca dell’ artista nei lavori presenti  nella mostra “Dall’ ombra in poi” è un continuo viaggio nella memoria e nell’ esplorazione della propria ombra, un viaggio introspettivo che in maniera psicanalitica affronta utilizzando il mezzo fotografico come punto d’ arresto di un intero processo che parte prima da una ricerca contemplativo del se per poi passar a dar forma con l’argilla a soggetti inanimati dalla grande carica simbolica, animali, creature deformi che diverranno compagni di viaggio in questo attraversamento nell’ inconscio, l’ intero lavoro diventa una sorta di diario psicologico ricco di materiale onirico dove nulla e’ lasciato al caso, in cui appuntare e arrestare per immagini la fuga dal proprio mondo.

Il corpo diventa mezzo d’espressione all’ interno della propria narrazione, mescolandosi e camuffandosi in svariate texture all’ interno di uno spazio fisico che appare più’ mentale, onirico. Diventando presenza indisturbata, facendosi assorbire dall’ ambiente stesso in una perfetta armonia di elementi che richiamano alla ciclicità della natura (come nell’ utilizzo di vegetazione marcescente). Quasi a ricordarne un inizio ed una fine temporale che accomuna ogni forma di vita.

Questi spazi della memoria che diventano luogo di rifugio per l’autore ci appaiano fuori dal tempo. Con forti richiami all’ arte tribale, sia per forme che scelte primarie della materia, il body painting trova nelle tribù dell’Africa la sua più alta rappresentazione, il processo artistico diventa rituale, le sculture stesse vanno oltre lo scopo stesso, creature legate da terra e acqua per mano dell’artista  che prendono vita per il tempo necessario a fin che l’ultimo passaggio espressivo viene a termine lasciando traccia in una foto per poi tornar ci  a che era. Con un fedele modus operandi che accompagna ogni scenografia creata per ogni singolo scatto.

Senza paura alcuna del mirino della macchina fotografica e delle proprie ombre lo sguardo del soggetto non teme la propria rivelazione intimistica, incontra lo sguardo dell’autore come fosse sguardo rivolto a sé stesso, il mezzo diventa specchio, l’autore riflesso.

Giraffa, di Mauro Pinna
Contadino, di Mauro Pinna

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