Caro Brunetta, dirigenti molto diligenti
31 Dicembre 2010Riceviamo questa utile precisazione sui dirigenti scolastici e il ‘Brunetta pensiero’ da parte della FLC-CGIL Sardegna. Lo pubblichiamo volentieri (Red).
Dal monitoraggio effettuato in questi giorni nelle autonomie scolastiche della Sardegna in ordine alla contrattazione integrativa di istituto emerge che nel 50% circa delle scuole si sono chiusi i contratti di istituto, che hanno normato non solo aspetti economici ma anche normativi, proprio sulle materie inerenti l’utilizzazione e l’assegnazione del personale, l’organizzazione del lavoro e l’orario di lavoro, che il “Brunetta pensiero” e i suoi entusiasti portavoce (ANP et alia) pretendevano di ritenere ormai escluse dalla contrattazione.
In un altro 26% delle scuole la contrattazione è in via di conclusione senza problemi di “applicazione” della “legge Brunetta”.
Dunque ben ¾ delle scuole sarde, il 75%, contratta come sempre ha fatto in tutti questi anni, non ritenendo, dirigenti scolastici in testa, che il D. Lgs. n 150/2009 abbia cambiato alcunché: come sempre ha sostenuto la FLC-CGIL in questo periodo.
Nel quarto scarso restante delle scuole, in cui la contrattazione langue, i motivi solo in minima parte, meno del 9%, sono attribuibili al comportamento “integralista” dei dirigenti scolastici, la gran parte sono di divergenza in ordine a singole questioni, di assenza delle RSU, di non avvio della contrattazione per altri motivi. Certo, per quel 9% sono avviate azioni anche giudiizarie volte a ripristinare il diritto alla contrattazione.
Dovrebbe preoccuparsi di ciò quella Associazione che, sbandierando oltre il 70% di iscritti tra i Dirigenti Scolastici ed essendosi distinta in prima linea nella battaglia contro la contrattazione di scuola e per la sua sostanziale eliminazione, con sicumera si ergeva a difensore dei “Dirigenti Scolastici, che in sede di Contrattazione d’Istituto si sono comportati in coerenza con le indicazioni fornite dalla nostra (ANP) Associazione…”
Non pare proprio che abbia avuto un gran seguito.
Ci pare che i Dirigenti Scolastici in Sardegna non si sono fatti irretire da siffatta volgare ideologia. Il comportamento responsabile e saggio di dirigenti scolastici, RSU ed organizzazioni sindacali locali, che hanno perseguito, con una logica di buon governo delle scuole pubbliche, la soluzione dei problemi veri, l’armonia e la condivisione del personale tutto della scuola, è la cifra che contrassegna i luoghi di istruzione della nostra Isola. Un patrimonio enorme che fa la qualità della scuola pubblica del nostro Paese, con buon pace di chi vorrebbe altro e di minore qualità.
Un grazie a tutti gli artefici di questo importantissimo risultato.
La Sardegna si colloca per questo aspetto tra le Regioni virtuose e contribuisce grandemente al grande risultato a livello nazionale del quale la FLC CGIL è orgogliosa.
Questo ci spinge a chiedere con ancora più forza che si dia luogo al VOTO per eleggere le RSU.