Emilio Figus
1 Agosto 2008E’ notizia attualissima che Berlusconi vuole che il proprietario dell’Unione Sarda e di Videolina, nonché costruttore edile, Sergio Zuncheddu, si ponga alla guida della coalizione di centro-destra definita impropriamente “Popolo delle Libertà”. Sarebbe così completo il processo di omologazione della nostra isola alle peggiori vicende italiane. Il lato positivo è che si farebbe esplicita l’ingerenza nella politica sarda di un gruppo editoriale che ha in Sardegna una posizione quasi egemonica. Il conflitto di interessi in Sardegna dell’Unione, di Videolina e del suo proprietario riproducono in scala minore quello di Berlusconi proprietario di tre televisioni. Per farsi un’idea di come vanno le cose è sufficiente leggere ogni domenica gli editoriali del più venduto quotidiano sardo. Bisogna tornare agli anni in cui il direttore dell’Unione e il Segretario federale di Cagliari del Partito Nazionale Fascista erano la stessa persona per trovare una sintonia con l’operato del Presidente del Consiglio italiano simile a quella di oggi. L’attuale responsabile non solo apprezza l’operato di Silvio Berlusconi, ma ne ama le azioni, e persino le intenzioni, al punto di suggerirgli ulteriori imprese a favore del popolo italiano. “Sarebbe un grande colpo”, dice complice, immaginando gli avversari a bocca aperta di fronte alle meraviglie berlusconiane. Il tono da giornalismo di regime ricorda le espressioni quotidiane di uno che in qualsiasi paese civile nessuno oserebbe chiamare direttore e tantomeno giornalista. Ma almeno quello è ospite fisso a Portorotondo e brilla del riflesso dei riflettori accesi sui potenti veri. Qui da noi l’entusiasmo per “le cose fatte e da fare” negli “ottanta giorni scoppiettanti” del Berlusconi IV, compresa la gioia per le impronte digitali estese a tutta la nazione solo per colpire i rom, sono l’ennesima pagina della storia infelice di una certa classe intellettuale sarda.
27 Agosto 2008 alle 20:43
Il Manifesto Sardo ha sottolineato l’aspetto di Soru proprietario dell’unità e del conflitto di interessi nel seguente articolo http://www.manifestosardo.org/?p=626#more-626.
La cosa carina è che tutti vogliono gli incineritori di Impregilo, sino a Berlusconi. La questione rifiuti napoletani appare più chiara.
28 Agosto 2008 alle 12:08
No, non ci credo. A destra e a sinistra tutti d’accordo. La proprietà di un giornale è un male senza distinzioni. E se L’Unità fosse più libera di prima di scrivere ciò che crede? Guardate che la settimana scorsa non era del Pci ma di un industriale. Siamo certi – invece- certissimi che Videolina e Unione non lo sono liberi. Nè Il Giornale e Rete4 e Rai1 ecc. Tenetevi Vespa ma pensate di fare qualcosa al più presto, perchè no la rivoluzione? Ecco l’obiezione. Ma Soru è presidente di una Regione e L’Unità parziale potrebbe sostenere le sue scelte di governo. Ma – scusate – non era organo di una parte, giornale palesemente schierato di centrosinistra contro Berlusconi? Pensate che non servano mezzi per combattere quello schieramento attrezzato di mezzi di comunicazione? Il porta a porta, volantini nelle piazze, i comizi ?