Filippo Kalomenidis presenta La direzione è storta a Casa Siddi
14 Luglio 2021[red]
Un diario in versi, un reportage lirico sul Covid e i virus del potere, per chiedersi se è ancora pos-sibile trovare una direzione diversa. È il racconto di Filippo Kalomenidis nelle pagine del libro La direzione è Storta (edizioni Homo Scrivens, uscito lo scorso marzo).
Lo scrittore lo presenta in un reading venerdì (16 luglio) a Cagliari (Pirri), a Casa Saddi (in via Toti 24), alla stagione estiva de Il crogiuolo Il Giardino dei Gelsi. Con lui, nella serata con inizio alle 21.30, Roberto Loddo e Cristina Ibba del manifesto sardo e l’attrice Gisella Vacca, che dà voce ad alcuni passi del libro. Con spirito inquieto, Kalomenidis si è diretto nei centri d’isolamento dei malati di Covid 19 a Bologna, attivandosi come volontario durante l’emergenza. Da qui l’inizio di un percorso nell’amore, nell’attività politica e sociale diretta, nei viaggi, fino all’approdo nelle isole greche al confine col Sud del Mondo, dove gli stranieri vengono spesso reclusi in eterni campi di prigionia o respinti verso il nulla.
Scrive l’autore nella sinossi del libro: “La Direzione è Storta è un diario in versi di questo anno di Storia ancora bruciante sovrastato dalla catastrofe della pandemia. Un anno dove la mia corsa, come quella della maggior parte di noi, si è fermata, e la vita è tutta lì, non è più niente e non è ancora qualcosa, dove il passato e il futuro si spalancano come precipizi senza fondo. Un anno in cui ho visto i miei errori imperdonabili come compagno della donna che ho amato, come padre, come sceneggiatore al servizio di un sistema che produce menzogna, un anno in cui ho visto me stesso per ciò che sono: un uomo che ha mentito. Così comincio a cercare ciò che è vero nei centri d’isolamento dei malati di Covid 19 dove faccio il volontario a Bologna durante l’emergenza, lo cerco nell’amore, nell’attività politica e sociale diretta, nei viaggi, e prendo una strada che porta alle mie radici di figlio di profughi, di figlio delle migrazioni, e alla necessità di lottare perché i popoli possano incontrarsi e mescolarsi. Fino all’approdo nelle isole greche al confine col Sud del Mondo dove gli stranieri vengono spesso reclusi in eterni campi di prigionia o respinti verso il nulla. Ma capire che sono parte di un sistema di vita insensato e distruttivo che ci conduce all’estinzione è sufficiente per diventare un uomo diverso che può trovare una direzione diversa?”.
Filippo Kalomenidis ha origini sarde, greche, georgiane, e turche. Scrittore e docente di scrittura, ha insegnato al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma e a Bottega Finzioni a Bologna. Sceneggiatore per il cinema, ha scritto il film Io sono con te (2009, regia di Guido Chiesa), ed è autore delle serie tv Il Tredicesimo Apostolo (2012) e Romanzo Siciliano (2016). Nel 2020 ha scritto Impero (per Sky Italia). Nel 2004 ha vinto il Premio Franco Solinas.La partecipazione è gratuita.La stagione estiva de Il crogiuolo prosegue venerdì 23 luglio in una serata (alle 21.00), colorata delle sonorità etniche legate al Portogallo, alla Spagna, alle isole di Capo Verde e all’Inghilterra, proposte nel concerto della cantante Stefania Secci, che presenta in anteprima il suo nuovo disco dal titolo Macca: al fianco della voce di Stefania Secci, Francesca Puddu, chitarra e voce, Fabrizio Lai, chitarre, Andrea Lai, contrabbasso, Carol Mello, percussioni e voce.Biglietti: intero 7 euro – ridotto, 5 euro, per operatori culturali. Prenotazioni 334 882 1892 [email protected].