Fridays for future e Ultima Generazione insieme per il Climate strike, per una Sardegna libera dal fossile e dal colonialismo

21 Aprile 2024

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In occasione dello Sciopero per il clima, i Fridays for Future di Casteddu e Ultima Generazione Sardegna si sono uniti in un corteo satirico lungo le strade di Cagliari, nel pomeriggio di venerdì, culminato in un’assemblea popolare in piazza Yenne, sotto la statua di Carlo Felice di Savoia, simbolo del colonialismo in Sardegna.

Una colonizzazione che, in altre forme, continua ancora adesso sotto forma di militarizzazione dei suoi territori e di politiche ambientali ed energetiche ancora legate ai combustibili fossili. L’assemblea popolare è uno strumento di partecipazione democratica in cui le persone che partecipano affrontano le tematiche importanti per la loro vita e la loro comunità. Questo è il momento di riportare la politica tra le persone e per le persone e le assemblee popolari sono lo strumento per realizzare ciò. L’assemblea, divisa in due cerchi di persone, ha avuto come temi, la forte presenza militare sull’isola e la crisi idrica, causata dalla siccità, che sta affliggendo la regione mediterranea e quindi anche l’isola e dalle carenze infrastrutturali nella rete idrica.

L’aumento progressivo dell’astensionismo è la dimostrazione che la fiducia nelle nostre istituzioni è finita. Ci sono sempre meno spazi di partecipazione cittadina. Questo processo sta portando al tramonto della democrazia rappresentativa. Il governo persevera nel prendere scelte che non incontrano i bisogni primari e urgenti della popolazione, ma che vanno addirittura contro. Basti pensare al fatto che il 72% degli italiani è preoccupato per la crisi eco-climatica, ma il governo continua a ignorare la situazione.

La giornata di oggi è stata disegnata per contrastare la chiusura del nostro governo, aprendo uno spazio pubblico e inclusivo di democrazia diretta, in cui le persone hanno avuto la possibilità di vivere un processo consultivo ed esprimere la propria opinione su temi riguardanti la gestione della propria città. L’assemblea è stato un atto di rigenerazione della nostra democrazia. Sta crescendo tra le persone la consapevolezza dell’aumento del disagio sociale ed economico, e il passo da compiere ora è di ricordare alla cittadinanza il proprio potere di esprimere le proprie richieste. L’assemblea avrà come tema di discussione la siccità che sta affliggendo la regione mediterranea e quindi anche l’isola.

Resta assordante il silenzio con cui il Governo risponde alle richieste di intervento per la Crisi, in particolare rispetto all’istituzione di un Fondo di Riparazione. La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Questo Governo, come i precedenti, non ha alcuna intenzione di affrontare i problemi strutturali alla base della crisi ecologica e sociale in corso.

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