G8. Ma gli scienziati lo sanno?
16 Settembre 2008
Redazione
Si tiene nei prossimi giorni a Sassari (18-20 settembre, Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari) uno degli appuntamenti preparatori ‘verso il G8’ promossi e finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna. Grandi temi: biodiversità, desertificazione, acqua, cibo; scienziati da tutto il mondo, nomi di assoluto rilievo come Vandana Shiva, Marina Silva, Marcello Buiatti. .
I temi trattati fanno parte certamente di alcune delle gravi emergenze planetarie, e il contributo delle relazioni sarà da seguire. Eppure si svolgono direzionati ad un appuntamento come il G8 che nessun convegno, neanche lo capeggiasse Noam Chomsky e l’ufficio stampa fosse coordinato da Naomi Klein, renderebbe meno illegale e arbitrario, basato com’è su una selezione di Stati che si propongono come potere parallelo, una illegittima Loggia più potente delle Nazioni Unite.
Non sappiamo se il G8, dopo le vicende georgiane, diventerà un G7 perché l’amico Putin non si sarà adeguato allo scudo spaziale americano; oppure se sarà pur sempre un G8 perché all’amico Putin verranno riconosciuti i meriti conquistati sul campo con la repressione di altre minoranze nazionali e di giornalisti scomodi.
Ma è certo che il potere gestito da quelli che abbiamo chiamato i Cavalieri dell’Apocalisse è uno dei principali responsabili delle crisi profonde legate alla biodiversità, ai mutamenti climatici, all’impoverimento delle risorse idriche, all’infamia della gestione e della produzione del cibo. Che la Sardegna subisce ancora l’onta di basi militari vaste e nocive. Che l’ordine pubblico sarà ancora assicurato da chi ha fatto prove di golpe nel terribile G8 genovese.
Si pensa di procedere alla redazione di una ‘Carta di Sassari’ “per sensibilizzare i governi che hanno responsabilità di dare risposte globali su questi temi” da portare al summit di La Maddalena. Essa avrà una parvenza di credibilità solo se se gli scienziati che vi parteciperanno punteranno il dito contro i G8 e le immense responsabilità dei paesi leader verso i poveri del Pianeta, contro gli attacchi alla biodiversità condotti dalla gestione irresponsabile delle produzioni OGM che gli USA vogliono introdurre definitivamente e senza limiti in Europa. Censurando il sabotaggio del Protocollo di Kyoto da parte sempre degli Usa. Sinceramente, ne dubitiamo.
Il nostro Presidente della Regione, insignito a suo tempo del Premio Kyoto, si batte per la cultura ed il paesaggio sardo. Parli di Kyoto agli USA e sappia prendere posizioni chiare a favore della biodiversità, che vede in Sardegna straordinari episodi e pesanti insidie; si schieri con chiarezza contro quelle politiche delittuose verso l’ambiente organicamente perseguite da Cavalieri e scudieri dell’Apocalisse.
19 Settembre 2008 alle 10:43
1)Sul “vostro” presidente della regione,”insignito a suo tempo del Premio di Kyoto,si batte per il paesaggio sardo”(?)Non si capisce bene come e quanto si batte e contro chi si batte e con chi si batte?
Come si batte L’on .Soru per il paesaggio della sardegna,lo spiega bene oggi sulla nuova sardegna il presiente della commissione agricoltura del consiglio regionale sardo Antonello Licheri.
Tra le altre cose lamenta che non è stato neppure invitato al meeting.Bene! 2)Altra tegola alla Regione su Tuvixeddu,”Sconfitta la Giunta regionale”titola la nuova di oggi”. Sinceramente non capisco nulla di cose legali,ma mi chiedo se sia possibile che quest’uomo ,con una schiera di legali a sua disposizione,sicuramente ben pagati,non siano riusciti a prevedere in anticipo questa sconfitta che segue quella del consiglio di stato di qualche mese fa.
Soru sta esponendo se stesso e la massima istituzione sarda a una ennesima vergognosa figuraccia.
Mi chiedo se una persona,appena appena dotata di un briciolo di buon senso, e di amore verso se stesso e le istituzioni che rappresenta, prima di avviare una causa legale s’informa per conoscere quali possibilita’ ha di vincere la causa.Questa è la regola che attua anche un amministrattore di condominio.
Perche’ Soru non lo fa? Se lo fa ci dica che l’ha fatto e i suoi legali l’hanno consigliato male, prenda provedimenti,e tratti con la controparte.
Vi confesso che da oggi non riesco piu’ a pensare male di lui per mancanza di presupposti
19 Settembre 2008 alle 17:51
Mi spiace che Elio non colga l’ironia della frase finale sulla contraddizione – per noi non sanabile – che altre volte abbiamo sottolineato fra ‘premio Kyoto’ e G8 imperniato sul paese che Kyoto ha affossato. Per il resto, è noto che non tifiamo per Soru nè contro Soru. Più spesso lo critichiamo per le scelte che fa (anche in questo numero, sulla statutaria). ma non apprezziamo neppure chi ha operato – ed Elio lo sa bene – la frattura del gruppo regionale di Rifondazione Comunista per formarne un altro, capeggiato da uno dei maestri di quella vecchia classe politica che ha contribuito a creare danni irreparabili alla sinistra sarda. Ognuno si prepara alle elezioni come vuole, ma non essere invitati al tavolo G8, dopo aver provato a migliorare la gestione dei suoi fondi senza criticarlo con la radicalità necessaria, è proprio una bella nemesi (vedi la nostra nota sul Manifesto Sardo
http://www.manifestosardo.org/?p=625 ) !
20 Settembre 2008 alle 10:24
Marcello
Ho colto l’ironia, infatti anche la mia risposta è un po ironica.
Sulle considerazioni che fai di Rifondazione mi arrendo ed esco con le mani alzate, accetto e condivido le critiche che fai, ante e post. Penso che rifondazione comunista, ma anche pcd’i e sd, pagheranno elettoralmente lo stesso prezzo che è stato pagato alle elezioni del 13/14 aprile nazionalmente, per eccesso di appiattimento ai governi guidati dal pd, nel nostro caso da Soru.
In sardegna il danno sara’ doppio, “l’area arcobaleno'” si è distinta piu’ che sulle proposte politiche, per la litigiosita’ interna finalizzata all’occupazione e al controllo del potere.
Credo inoltre che per rifondazione la vicenda sarè ancora piu’ delicata, dovra’ rispondere al suo elettorato tradizionale, un po perchè non è riuscita a imprimere un cambio di rotta sulle politiche economico -ambientali, e per il resto sulle tanto sbandierate (fallimentari) promesse sulle politiche del lavoro di cui porta la titolarità da 5 anni alla guida della regione.
Oppure sulle elezioni a Cagliari, hai visto che bella figura?
Tu la chiami vecchia classe politica, a perte il fatto che ce ne sono anche giovani, (forse nati vecchi), ma stai conferendo loro un titolo di merito, la vecchia classe politica era composta da persone serie, parlo di quella a cui abbiamo fatto sempre riferimento noi. Questa è una classe politica invecchiata e forchettona.