Idee contro i signori della guerra
1 Settembre 2007Redazione
Organizzare il G8 in Sardegna, lungi dal rappresentare un premio e un risarcimento al territorio sardo, è una provocazione che si configura in quanto tale per la presenza dei principali avversari globali della pace e dell’ambiente, degli illegittimi rappresentanti e garanti di un ordine mondiale attraverso un organismo, il G8, che rappresenta un’inaccettabile e ipocrita parata e un insulto alla stessa logica delle Nazioni Unite, che avviene peraltro, a livello nazionale, senza nessuna vera autocritica della mattanza di stampo cileno costruita e perseguita a Genova i cui responsabili sono tuttora impuniti e integrati nello Stato.
La nostra critica al G8 in Sardegna non si esaurisce nella opposizione politica ad un sistema di governo planetario inammissibile, ma esprime il convincimento che sia possibile costruire un’area di pace con la ricerca e la pratica di politiche di sviluppo sostenibili e non compatibili con i progetti dei signori delle guerre e delle speculazioni.
Dobbiamo però rifiutare la logica dello scontro e contrapporre al G8 la forza delle idee e dei movimenti: proponiamo perciò la costruzione di un forum globale internazionale da svolgersi in Sardegna negli stessi giorni del G8, che contrapponga la forza pacifica delle idee e dei movimenti a quella dei signori della guerra, del petrolio, delle armi e della speculazione.
Tale forum dovrà svolgersi sui principi della pace, della sostenibilità ambientale e sulla discussione e costruzione di modelli di sviluppo globale alternativi a quelli proposti dai nuovi Cavalieri dell’Apocalisse e dai loro scudieri, organizzatori del G8 in Sardegna.
Vi potranno partecipare i movimenti e le forze politiche che condividono tale critica e non cercano di sfruttare per propaganda, interesse politico e professionale, come è già visibile, il richiamo di tale evento.
Proponiamo di organizzare una rete di resistenza diffusa e di costruzione intelligente e non violenta su tutta l’isola di Sardegna, epicentro mondiale di una discussione mondiale, formata da una serie di nodi collegati tra loro, con iniziative molteplici e accoglienza diffusa aperti al movimento no global; una serie di appuntamenti per aree tematiche nel territorio dedicate ai grandi temi della pace, della difesa dell’ambiente, della sostenibilità di sviluppo/decrescita, della difesa delle minoranze culturali, della battaglia contro il precariato, dell’allargamernto dei diritti civili, del riconoscimento e della tutela di tutti i beni comuni.
Chiediamo sulla nostra e-mail adesioni all’iniziativa, con un primo appuntamento organizzativo da tenersi entro la fine di questo mese.
Manifesto Sardo
Raffaello Ugo – Cagliari Social Forum
Franco Uda – ARCI Sardegna
Cristina Ibba – Partito della Rifondazione Comunista
Vincenzo A. Romano – Partito dei Comunisti Italiani
Mauro Nieddu – Sinistra Democratica
6 Settembre 2007 alle 15:25
Credo che sia una gran buona idea, e che le realtà politiche e sociali della Sardegna, con le loro vertenze e proposte, possano fornire u contributo utile anche ai movimenti globali. Ho già parlato del G8 a La Maddalena con vari rappresentanti di movimenti sociali dell’America Latina in Ecuador, in particolare per quanto riguarsda il debito ecologico e sociale che la Sardegna ha verso il Continente ed oltre. Sono a vostra disposizione fin d’ora, sulla scorta della partecipazione a svariati controvertici di G7-G7+1, G8.
Un cordiale saluto
Sen. Francesco Martone
7 Settembre 2007 alle 09:44
Caro Francesco Martone, grazie, anche a nome del Direttore,
per l’attenzione positiva, la condivisione ed il prezioso appoggio.
Ribadiamo la necessità, come co-promotori dell’appello,
di un passaggio organizzativo e di approfondimento, come sottolineato di recente da Michele Piras di RC-SE, che ci ha scritto in proposito e che
qua ringraziamo.
Direi a presto.
Ciao