Galleria Macca presenta Camouflage di Sasha Roshen

20 Febbraio 2023

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Galleria Macca presenta Camouflage, di Sasha Roshen (Kharkiv, 1996) e il testo critico di Valeriia Pliekhotko (Odessa, 1996), Curatore Indipendente. La mostra sarà visitabile dal 24 febbraio al 31 marzo, ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 19 alle 21, o su appuntamento.

Per Efisio Carbone, Direttore del Museo MACC di Calasetta: “La mostra Camouflage di Sasha Roshen, impone una seria riflessione sul significato della guerra e quanto questa possa influire sulla poetica e il processo creativo di un artista. Sasha è un pittore straordinario che ha voluto riversare sulla tela un suo forte omaggio alle comunità Ukraine, impegnate anche in questo momento a proteggere e difendere il proprio Paese. Lui lo fa da artista, facendosi ambasciatore lontano da casa con il preciso compito di sensibilizzarci tutti. Oltre i mass media, la politica, le riflessioni intellettuali, arriva la sua delicata pittura, paesaggi dell’anima che cambiano colore con le stagioni, descrivono mani laboriose e canti corali che coprono per un istante il suono delle bombe. Non c’è retorica, non ci sono esclamazioni, silenziosa eterea la pittura scorre sulla tela bianca per farne un luogo di protezione: l’arte è forza, resistenza, compassione, verità. Non rappresenta ma è. Questa pittura non cede una goccia di colore all’estetica. Rendiamoci conto che non troveremo facilmente qualcosa di più vero di queste grandi tele che si pongono a trincea dentro gli spazi della Galleria Macca”. Come Fondazione MACC intendiamo prolungare la preziosa presenza di Sasha e di Valeriia sull’Isola, iniziata nell’ambito del progetto Et in Arcadia Ego, residenza per artisti Ukraini in dialogo con artisti Italiani, voluta e sostenuta da La Quadriennale di Roma in collaborazione con Fondazione di Sardegna, Sardegna Teatro e Sardegna Film Commission, tenutasi presso gli spazi di Sa Manifattura di Cagliari nel 2022, proponendo un progetto di residenza a Calasetta con il sostegno della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna”.

Per la curatrice della mostra Valeriia Pliekhotko “A un anno dall’inizio della guerra in Ukraina non possiamo non confermare che dietro a tutti gli eventi storici ci siano persone comuni in grado di sovvertire e cambiare il corso della storia. In questo contesto storico è nato il progetto “Camouflage”, di Sasha Roshen, durante la fase attiva della guerra russo-ukraina. La rete mimetica è comunemente utilizzata per nascondere attrezzature e fortificazioni militari. Con l’inizio dell’invasione Russa il 24 febbraio 2022, iniziarono a formarsi molto rapidamente organizzazioni di volontari che sopperivano alle varie esigenze dei militari. Si raccoglievano fondi, consegnati mezzi e attrezzature necessarie alle varie divisioni dell’esercito, ma venivano anche prodotti a mano certi articoli mancanti… come le reti mimetiche, comunemente utilizzate per nascondere attrezzature e fortificazioni militari, formate da strisce pretagliate di tessuto intrecciate su reti da pesca.  Roshen si è interessato a questa pratica dopo aver ascoltato i racconti di sua madre che, rientrata a Kyiv nel maggio del 2022, ha iniziato a fare volontariato e a tessere tele mimetiche. La madre di Sasha ha inviato foto, ha documentato il processo produttivo e ha condiviso le sue impressioni: diversi volontari lavorano contemporaneamente su una rete. Dopo un po’ di tempo, ogni persona si abitua a ricreare un certo schema sulla rete… tutti i partecipanti alla composizione di una tela diventano così coautori del prodotto, ed è come se vi apportassero anche la propria firma. Questo li rende simili agli artisti, e la rete mimetica si può definire un’opera collettiva. La tavolozza con cui viene realizzata la rete cambia a seconda della stagione. Tonalità calde del verde e del marrone in primavera e in estate, sostituite da tonalità fredde del marrone e del grigio in autunno e in inverno. Lo stesso processo di mascheramento è tipico degli animali. La maggior parte di loro lo usa per proteggere la propria vita dai predatori. Proprio come la realizzazione di reti mimetiche da parte di persone comuni di ogni strato sociale, è percepita come qualcosa che aiuterà a salvare le loro vite”.

Sasha Roshen, nato nel 1996 a Kharkiv, vive e lavora a Kyiv. Nel 2016 si è diplomato in Pittura presso il dipartimento di Belle Arti della Scuola delle Arti di Kharkiv. Nel 2020 ha conseguito la laurea presso il Dipartimento di Scenografia dell’Accademia Nazionale di Belle Arti e Architettura. Nel 2017 ha completato con successo il corso per artisti all’Accademia delle Arti Media di Kyiv. Tra il 2017 e il 2019 è stato membro del gruppo artistico “STO” (letteralmente “stazione di servizio”, in Ukraino). Nella sua pratica artistica si confronta principalmente con la pittura e la grafica come strumenti capaci di reagire con immediatezza alle situazioni politiche e sociali del momento presente.

Valeriia Pliekhotko, nata a Odessa nel 1996. Nel 2021 si è laureata in Studi Culturali presso la Kyiv Mohyla Academy. Nel 2022 si è specializzata alla School for Curatorial Studies di Venezia. Curatore indipendente, art-manager, editorialista, tutor. Valeriia ha lavorato in collaborazione con il Museum of Odessa Modern Art, IZOLYATSIA: Platform for Cultural Initiatives, ONG Dzherelo, British Council, Goethe-Institut, Nova Opera. Tra i progetti recenti, Valeriia ha gestito lo spazio indipendente Dzherelo Art Pavilion gestito da artisti in cubi di vetro indipendenti a Kiev, ha curato la mostra personale “Not Forever” dell’artista ucraina Mariia Mytrofanova a Cracovia, e ha curato il progetto Et in Arcadia Ego, residenza per artisti Ukraini in dialogo con artisti Italiani, organizzato da La Quadriennale di Roma.

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