Galleria Macca presenta CTRL-X, del collettivo Transhumanza
18 Ottobre 2023[red]
Galleria Macca presenta CRTL-X, primo progetto site-specific del collettivo Transhumanza (Ambra Iride Sechi, 1992; Dario Sanna, 1996; Matteo Orani, 1993). La mostra sarà visitabile dal 20 ottobre al 22 dicembre 2023, ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 19 alle 21, o su appuntamento.
CTRL-X è il primo esito di una ricerca focalizzata sulla percezione visiva della presenza militare nello spazio urbano e rurale della Sardegna.
Assunti come elementi normalizzati nell’immaginario collettivo, mezzi militari, infrastrutture e zone interdette ai civili costituiscono una costante nel paesaggio sardo.
Ad oggi oltre il 60% delle servitù militari italiane si trova in Sardegna, con un’estensione di circa 35.000 ettari occupati da basi, poligoni di tiro, aeroporti e caserme, alle quali si aggiungono le zone di mare e aria periodicamente interdette durante le esercitazioni, con un impatto devastante sull’ambiente e sulla salute degli abitanti delle zone limitrofe.
Attraverso semplici azioni come camminare, osservare e ascoltare, muovendosi lungo i confini, spesso ambigui, di territori sottratti alla comunità per fini bellici o securitari, è possibile fare esperienza di questi limiti.
L’installazione presentata è composta da una serie fotografica, una scatola di munizioni sonorizzata e un’opera video.
Nella serie fotografica alcune aree sono state rimosse con il comando CTRL-X. Come in una dinamica di pieni e vuoti materici, gli elementi militari fluttuano in un pattern di trasparenza digitale, in cui il paesaggio circostante viene estruso dalla fotografia.
Una cassa metallica per munizioni, come un reperto contemporaneo e rappresentazione fisica di una presenza inquietante, diffonde un ronzio intermittente.
Conclude un’opera video, composta da immagini realizzate durante esplorazioni compiute lungo le zone interstiziali che sorgono tra le aree civili e militari.
Camminando nei pressi di recinzioni e cartelli di divieto, abbiamo osservato la quotidianità delle vite che abitano questi luoghi, tra le crepe nelle reti che rendono i limiti valicabili.
Il video è frutto di una collaborazione con Giacomo Spanu, Dottorando in Geografia Economica presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Attualmente, è impegnato in un progetto di ricerca che mira ad approfondire le influenze materiali e immateriali della presenza militare in città comunemente definite in pace, con un particolare focus su Cagliari, città dove è nato e cresciuto. Più in generale, gli interessi di ricerca riguardano le geografie del potere alla scala locale e le pratiche (in)formali che si sviluppano nel tessuto urbano.
Transhumanza è un collettivo artistico e curatoriale, fondato da Ambra Iride Sechi, Dario Sanna e Matteo Orani. Nasce nel 2018 a Bologna, con l’intento principale di promuovere la diffusione della giovane ricerca artistica nelle zone rurali della Sardegna, cercando di innescare un cortocircuito tra linguaggi sperimentali e tradizionali. La pratica del collettivo è caratterizzata da un’attenzione particolare verso il contesto territoriale d’origine, le sue peculiarità e contraddizioni.
Ambra Iride Sechi (Las Plassas, 1992; vive e lavora a Cagliari) è una fotografa ed artista visiva. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo la laurea di primo livello in Fotografia, Cinema e Televisione, prosegue gli studi nel biennio specialistico di Fotografia e nella facoltà di Arti Visive all’École Supérieure d’Art et de Design Marseille-Méditerranée. La sua ricerca si concentra su temi come la memoria, l’identità e le relazioni sociali. Nei suoi lavori esplora il potenziale politico e poetico delle immagini attraverso un approccio multidisciplinare, spaziando tra fotografia, video e performance.
Dario Sanna (Siniscola, 1996; vive e lavora a Bologna) è un artista visivo e multidisciplinare. Dal 2015 risiede a Bologna, dove ha studiato all’Accademia di Belle Arti conseguendo la laurea di primo e secondo livello in Scultura. Le sue pratiche si concentrano sulla relazione tra il paesaggio contemporaneo e le risorse del territorio, le questioni sociali e le tecnologie. Tende a sviluppare “dispositivi narrativi” utilizzando installazioni ambientali, manipolando immagini e materiali plastici e creando dialoghi tra gli elementi.
Matteo Orani (Cagliari, 1993; vive e lavora a Cagliari), progettista grafico. Dopo aver conseguito la laurea in Grafica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, si specializza in Comunicazione e design dell’editoria presso l’ISIA di Urbino. Comune denominatore di tutte le sue opere è l’incisività del segno grafico, indipendentemente dal mezzo utilizzato. I lavori spaziano tra i campi dell’editoria, la fotografia e l’arte urbana, ragionando sulla società del suo tempo e sulle sue contraddizioni.