Gelmini, sette in condotta
16 Settembre 2008Riceviamo e pubblichiamo un documento del Direttivo Provinciale della FLC-CGIL di Sassari e delle RSU.
Sassari 11.09.08. Noi componenti del Direttivo provinciale della FLC – CGIL e noi RSU elette nelle liste della FLC – CGIL esprimiamo un netto dissenso nei confronti della politica scolastica del Governo. Riteniamo infatti che la scuola debba essere considerata un investimento.
Il Ministro Gelmini invece considera la scuola, l’istruzione, la formazione degli adulti, la conoscenza una spesa da comprimere, come dimostrano tutti i provvedimenti già assunti e quelli prospettati per il futuro:
– tagli di posti di lavoro
– diminuzione del tempo scuola
– soppressione di classi, plessi e intere scuole
– aumento del numero di alunni per classe
– ritorno al maestro unico
Il Ministro, e tutto il Governo con lei, da una parte lamenta gli scarsi risultati degli studenti italiani nelle prove internazionali, dall’altra pretende di trovare soluzioni che non trovano nessun fondamento pedagogico: il grembiule/divisa, il ripristino del voto in condotta, il ritorno ai voti al posto dei giudizi, il ritorno del maestro unico nella scuola primaria.
Secondo il Ministro quindi la ricetta per la scuola italiana è: meno risorse, meno docenti, meno ore di lezione, meno scuola, più qualità!!!
Ancora una volta, ci aveva già provato il Ministro Moratti nel precedente Governo Berlusconi, per migliorare la qualità della scuola italiana non solo si procede con i tagli, ma si incomincia a tagliare proprio nel settore scolastico che funziona meglio: la scuola primaria! È la scuola primaria italiana infatti che si attesta ai primissimi posti a livello mondiale nei test internazionali; ed è questo modello di scuola – dei moduli e del tempo pieno – che assicura tali risultati e che molti paesi stranieri, europei e non solo, studiano e cercano di imitare.
Altrettanto preoccupante e inquietante è poi il modello più generale di scuola che emerge dal Disegno di Legge “Aprea” che presto approderà in Parlamento:
– scuole trasformate in fondazioni
– assunzioni dirette da parte del Dirigente Scolastico
– nuovo stato giuridico dei docenti che prevede uno sviluppo meritocratico della carriera
– “libertà di scelta” delle famiglie attraverso vaucher attribuiti direttamente ai genitori al posto dei finanziamenti alle scuole
– riforma degli organismi collegiali, (per esempio Consiglio di Istituto tipo consiglio di amministrazione aziendale).
Noi riteniamo che tale modello, teso ad un impoverimento della scuola pubblica e all’abbassamento dei livelli di qualità dell’offerta formativa, sia da rigettare.
Pensiamo che
– la scuola debba essere pubblica, di qualità, inclusiva e multicolore
– la scuola elementare dei moduli e del tempo pieno sia un modello da difendere perché è di qualità
– le scuole dell’infanzia debbano essere presenti in tutti i comuni per accogliere tutte le richieste
– l’autonomia scolastica debba essere fondata sulla libertà di insegnamento e sul principio di responsabilità
– l’innalzamento dell’obbligo scolastico nella scuola superiore sia indispensabile per far crescere il Paese
– l’educazione degli adulti debba essere potenziata e valorizzata
– i nostri salari debbano essere inseriti nella media europea
sia da difendere il modello di civiltà rappresentato dall’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili
– il lavoro del personale ATA sia da difendere contro le esternalizzazioni, e da valorizzare attraverso salari più alti e percorsi formativi adeguati
Proponiamo nell’immediato una serie di iniziative tese a fornire una corretta informazione e contrastare la politica scolastica di questo governo:
15.09.08 – primo giorno di scuola – volantinaggio davanti alle scuole
15.09.08 / 25.09.08 – raccolta di firme contro il “Maestro unico”
18.09.08 – assemblea dei genitori e costituzione del coordinamento dei genitori democratici
27.09.08 – giornata di mobilitazione della CGIL confederale contro le politiche economiche e sociali del Governo – caratterizzazione sui problemi della scuola attraverso gazebo per informazioni e raccolta di firme.
22 Settembre 2008 alle 09:51
Amenochè i nostri ineffabili governanti non abbiano scoperto il segreto di Gesù Cristo per ottenere la moltiplicazione dei pani e dei pesci, “la torta” ops le finanze dello stato, resta una sola .Cioè tolti i soldi da destinare al salvataggio di Alitalia cosa si può fare con quel che resta? Si può far funzionare i servizi fondamentali ma ridotti all’osso…Almeno questa è la mia personale opinione…