Global Futur. Il Coraggio

1 Dicembre 2016
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Red

Sbagliamo se pensiamo che il coraggio si vesta solo per un atto eroico perché anche lo sforzo costante e discreto di fare ciò che riteniamo giusto per affermare se stessi nella libertà, nella scelta che condividiamo in ogni momento che viviamo. In ogni tipo di impresa infatti è necessario avere coraggio per poter agire, le potenzialità di essere coraggiosi sono sempre presenti dentro e intorno a noi. É questo che che porta alla convinzione nel diritto e nella possibilità di ciascuno di essere felici, liberi e realizzati, affrontando intrepidamente le sfide trasformando positivamente non solo la nostra vita, ma anche l’ambiente in cui viviamo.

Sembra che siano le persone coraggiose che raggiungono i propri obiettivi e realizzano i propri sogni ma sviluppare la qualità del coraggio è essenziale per qualunque traguardo si voglia raggiungere nella vita, anche nei semplici gesti nel manifestare la nostra anima

«Le piccole cose sono importanti. Ciò che può sembrare un piccolo atto di coraggio è comunque coraggio. L’importante è la volontà di fare ancora un altro passo».

D. Ikeda

É il Coraggio il tema di questa nuova edizione del festival Global Futur che arriva alla sesta edizione pieno di grande entusiasmo e coraggio nel affrontare questa nuova avventura.

E sempre un piacere ricercare situazioni di incontro tra artisti, esperienze culturali diverse che dialogano tra loro e in un territorio che d’inverno si veste di colori essenziali. Essenziale e sperimentale é anche la caratteristica del festival curato dal direttore artistico Riccardo Barracu.

L´esperienza maturata in questi anni ha determinate una qualità che si va affinando nella programmazione e scelta degli artisti che nelle diverse discipline tra teatro, ricerca installazione e musica si differenziano ma che nel “nostro festival partecipano con trepidazione ed enfasi e generosità comune. É sempre bello ritornare, bello affinare un progetto che mantiene la sua anima e si ripropone vestito di nuovo con I suoi giovani artisti protagonisti che del loro progetto fanno un Tesoro.

gaia-pinna-allunaggio-morbido-global-futurNon è semplice dice la più giovane protagonista di questa e di tutte le passate edizioni., Gaia Pinna ha 14 anni e partecipa nella sezione installativa Allunaggio Morbido. “ho fatto delle foto ai miei compagni, come faccio di solito, mi pace fotografare, mettere insieme le foto colorarle , creare una storia. Ma una cosa e farlo a casa tra me, un´altra é avere un occasione che non mi aspettavo e partecipare per la prima volta ad un festival con altri giovani.. mi emoziona mi crea un po di imbarazzo, dovrò presentare il mio progetto., insomma un´altra cosa.. diversa dalla mia consuetudine che mi da una responsabilità importante.. mostrare per la prima volta a tante persone il mio lavoro personale.”

L´autentica verità delle foto di Gaia infatti è disarmante, piena di vita e brillantezza, originalitá che ha convinto appieno la sua candidatura. Così per gli altri artisti della se stessa sezione tra i quali Gianni Ibba e Giovanna Manca anche curatrice della mostra- che per questo anno ha trovato casa nello spazio della vecchia e bellissima Chiesa medioevale di San Salvatore a San Vero Milis

Ma Global Futur si sposta come sempre tra i paesi del del circondario proponendo il nuovo spettacolo teatrale del Teatro del Segno e ancora musica con la sezione Link, prevista a Santu Lussurgiu dove tra concerti e Dj Set rigorosamente questo anno a tema Dark sono attesi la finlandese Rikka Maria con la sua pulsante Electric wawe e Ben Bløødygrave: con Allerfeinste Synth Punk Tunes dalla capitale tedesca, Berlino, reduci entrambi dai successi nel clubs piu cult d´Europa.

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