I diritti negati degli studenti e delle studentesse dell’Università di Cagliari
3 Giugno 2020[red]
Lunedì 8 giugno alle 10.00, presso la sede Ersu a Cagliari si svolgerà un nuovo sit-in degli studenti e delle studentesse dell’Università di Cagliari per portare avanti la lotta per i propri diritti. Pubblichiamo il loro comunicato.
Il 28 maggio scorso siamo stati davanti alla sede dell’ERSU per ottenere risposte certe e concrete rivolte alla tutela degli interessi e dei diritti di noi studenti universitari.
Le nostre rivendicazioni sono state serie e concise:
– il rimborso delle rette d’affitto e dei pasti mensa già pagati e non goduti;
– anticipo della seconda rata della borsa di studio;
– abbassamento della soglia di merito per accedere alla borsa di studio;
– tempi e modalità di rientro degli studenti nelle case;
Le uniche risposte che abbiamo ottenuto sono state: “non possiamo rimborsare nulla”, e “la seconda rata verrà erogata a giugno come ogni anno”, declinando la questione sui vari intrecci istituzionali e dinamiche burocratiche, delle quali non sono certo gli studenti a doversi fare carico, ma l’ente in questione.
Non saremo noi a pagare il prezzo di questa crisi.
Per questi motivi lunedì 8 giugno, ore 10, saremo di nuovo sotto il palazzo dell’ERSU, nel Corso Vittorio Emanuele II, per far sentire nuovamente la nostra voce.
Vogliamo che Camoglio, il presidente dell’ERSU, si faccia finalmente carico del suo ruolo, e si impegni a tutelare i nostri diritti, fornendo risposte concrete ed immediate in maniera diretta agli studenti che si stanno mobilitando in prima persona e senza mediazioni. Auspichiamo di ottenere queste risposte lunedì, e che queste siano favorevoli nei riguardi delle centinaia di universitari per cui questa situazione è ormai insostenibile e che temono per un futuro sempre più incerto.
Facciamo un appello a tutti gli studenti universitari affinché si uniscano alla protesta per difendere il diritto allo studio.