Il movimento studentesco sardo in piazza contro la guerra, la repressione e il governo
14 Novembre 2024[red]
Domani, 15 novembre, a Cagliari e a Sassari come in altre 40 città d’Italia gli studenti e le studentesse scenderanno in piazza per manifestare contro le politiche antipopolari e repressive che sta portando avanti il Governo Meloni, per condannare fermamente la complicità del Governo con il genocidio in Palestina e per denunciare i rapporti sempre più stretti che si sviluppano tra scuola e guerra. A Cagliari la manifestazione partirà da piazza Gramsci alle 9.30. A Sassari alle ore 10:00 all’Emiciclo Garibaldi.
«Gli studenti sono al fianco del popolo palestinese» – dichiara Elisabetta , responsabile scuola di Cagliari e militante del FGC – «da oltre un anno Israele sta portando avanti un vero e proprio massacro che ha già causato più di 40.000 morti, di cui la maggior parte sono donne e bambini e che ora rischia di trascinare tutto il Medio-Oriente in un’escalation bellica senza fine. Il Governo Meloni è complice di tutto questo, continuando a favorire gli interessi di aziende belliche italiane come Eni e Leonardo al costo della vita di migliaia di persone. Dalle scuole abbiamo deciso di dare una risposta forte e compatta contro il governo della guerra: fermiamo il genocidio!»
«L’obiettivo della Riforma Valditara è quello di piegare sempre di più l’istruzione pubblica agli interessi delle aziende, incrementando la criminale misura dell’alternanza scuola-lavoro e punendo chiunque provi ad alzare la testa. Inoltre, con il continuo aumento degli accordi tra Ministero dell’Istruzione, aziende belliche e Ministero della difesa, la guerra viene portata direttamente nelle scuole.» -sostiene Elisabetta, che continua- «È inaccettabile che gli studenti vengano mandati a svolgere i propri percorsi di stage nelle basi militari e nelle aziende che producono le stesse armi con cui viene portato avanti il genocidio. Contro la riforma dell’Istruzione voluta dal Governo Meloni, contro il coinvolgimento italiano nella guerra imperialista, in solidarietà al popolo palestinese: diciamo basta alla scuola della guerra e dei padroni!»
A Sassari alle ore 10:00, gli studenti e le studentesse partiranno dall’Emiciclo Garibaldi, unendosi alla mobilitazione nazionale per la Giornata dello Studente per protestare contro le politiche di guerra e repressione del governo Meloni e per chiedere giustizia per il popolo palestinese. Una manifestazione promossa FGC di Sassari, Giovani Palestinesi d’Italia e Sa Domo.
Da oltre 75 anni, il popolo palestinese resiste contro colonialismo e imperialismo, che oggi coinvolge anche il Libano e rischia di trascinare l’intero Medio Oriente in una guerra espansiva generalizzata. Di fronte a decine di migliaia di vittime, il governo Meloni, l’UE, gli USA e la NATO continuano a sostenere Israele militarmente e diplomaticamente, negando il diritto dei palestinesi alla resistenza, perché va contro gli interessi economici del blocco Occidentale nella regione.
In Sardegna, la presenza delle basi militari contribuisce a sostenere la macchina della guerra: il nostro territorio è usato come strumento per esercitazioni militari, incluse quelle dell’esercito israeliano. Questo peso grava sulla nostra isola, mentre la povertà cresce e sempre più famiglie sono in difficoltà a causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi, aggravati dal contesto internazionale di conflitti. Denunciamo anche la crescente militarizzazione della scuola, con accordi tra il Ministero e le industrie belliche che spingono i giovani verso percorsi di alternanza scuola-lavoro e tirocini nelle aziende di armi.
Per tutto questo, il 15 novembre, alle ore 10:00, ci incontreremo all’Emiciclo Garibaldi per dire no alle politiche di guerra del governo Meloni, per la giustizia e l’autodeterminazione totale del popolo palestinese e per fermare la militarizzazione delle nostre scuole e università. Gli studenti italiani si uniscono per difendere il proprio futuro e dire no alla repressione.