Il numero 71
1 Aprile 2010Il brutto e ambiguo risultato elettorale è lo specchio di crisi politiche (Marco Ligas, Nessuna inversione), vuoti di programma (Marcello Madau, Una sconfitta culturale) e della profonda necessità di rinnovamento (Valeria Piasentà, Il vento dell’Est). Comunque tranquilli, Silvio Berlusconi ci libererà dal cancro in tre anni: speriamo che sia vero, e che la legislatura finisca persino prima (Raffaello Ugo, Il cancro guarito in tre anni).
Assenza dei temi del paesaggio? Non per Emma Marcegaglia, che si compra pezzi pregiati della nostra isola (Stefano Deliperi, Teulada vende, Marcegaglia compra). Allora ci sembra ancora più urgente invitare ad una discussione sui modelli alternativi in Sardegna, che vedrà, già dal prossimo numero, diversi interventi (Redazionale, Diamoci un’alternativa). In tutto questo, saremo in grado di capire quanto sta succedendo giorno dopo giorno in Palestina? Oltre gli scontri di Alice Sassu racconta la quotidiana negazione degli abbracci, la tortura, il ripiegamento, mentre in Francia la vita e il futuro dei migranti sembra sempre più difficile (Pier Luigi Carta, Un’ambigua avventura). In questo complicato cammino mediterraneo nella nostra isola resta ancora molto da fare. Oltrechè sui modelli, riflettiamo sulla liquefazione degli intellettuali (Natalino Piras, Intellettuales), mandiamo al diavolo le arcadie egualitarie di una Sardegna inesistente (Mario Cubeddu, Il bastone degli inganni) e le false identità (Alfonso Stiglitz, Sardi cavalieri) che cercano persino di intorbidire, con effetto uguale e contrario a quello coloniale, ciò che resta dell’istruzione pubblica.
Al solito, buona lettura.