Il nuovo manifesto sardo
21 Settembre 2014Roberto Loddo
Una bella serata. L’assemblea e la successiva cena di autofinanziamento per il manifesto sardo hanno avuto una discreta partecipazione e abbiamo raccolto le risorse necessarie per procedere al rinnovamento del nostro sito web entro la fine del 2014 e al conseguente rilancio politico editoriale del quindicinale.
Per la nostra redazione questa serata è stata un momento di incoraggiamento importante per andare avanti e iniziare una nuova fase con nuove idee e coinvolgendo nuove persone. L’assemblea dei sostenitori e delle sostenitrici ha confermato in tutti gli interventi una linea editoriale incentrata sul divenire strumento di comunicazione delle lotte in Sardegna e sul produrre analisi, ricerca e approfondimento su tutte le forme di disuguaglianza e sopraffazione esistenti.
Ci portiamo dietro dei limiti comuni a tutti i portali di informazione alternativa, limiti della crisi della passione per la partecipazione e per l’attivismo militante. Ma le potenzialità del manifesto sardo sono rappresentate da migliaia di contributi online consultabili nel nostro archivio: interventi di intellettuali, scienziati, artisti, scrittori e precari. Potenzialità sostenute con il solo denaro dei lettori, dai quali, come scriveva Luigi Pintor nel suo primo editoriale del manifesto, dipende interamente la vita o la morte di questa impresa. Grazie.
*Nell’immagine l’installazione vivente realizzata da Tunick nel 2012, L’anello del Nibelungo.
21 Settembre 2014 alle 17:58
Prosit!