In piazza per la sanità sarda
1 Luglio 2017[Red]
Pubblichiamo l’appello alla mobilitazione organizzata dalla Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica per il 6 luglio alle ore 9:30 in Piazza del Carmine a Cagliari per salvare la Sanità Pubblica. Come redazione de il manifesto sardo aderiamo a questa importante mobilitazione e invitiamo i nostri lettori e le nostre lettrici alla partecipazione (Red).
La Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica di fronte alle imminenti e preoccupanti decisioni del Consiglio Regionale in materia di Riordino della rete ospedaliera sarda, in occasione della manifestazione del 6 luglio, organizzata da sindacati italiani, ritiene indispensabile che uno spazio di lotta autonomo e indipendente, venga occupato dai nostri comitati, dal Sindacato sardo, dal mondo indipendentista, identitario, sardista e da quell’ampia realtà di ribellione nei confronti dei partiti al governo della Sardegna, responsabili del disastro nella Sanità pubblica.
Le scelte politiche in corso in Consiglio Regionale prevedono che i nostri ospedali vengano svuotati delle loro funzioni e dei servizi, per favorire la privatizzazione come unica soluzione. La privatizzazione attraverso le lobby delle Assicurazioni annienterà la solidarietà dell’universalismo della Riforma Sanitaria Pubblica (Legge 388 del 1978) tra le più grandi conquiste di diritti e di civiltà del 900.
L’assistenza non sarà più uguale per tutti. Il diritto alla Salute sarà un privilegio di censo e di possibilità economica. Al Bilancio Sanitario Pubblico, con l’alibi di non farcela, va affiancandosi un Bilancio Privato rappresentato e gestito dalle Assicurazioni. I pacchetti assicurativi sanitari, che già iniziano a proporre i colossi delle Assicurazioni, a partire dalla Emilia Romagna con la UniSalute, organizzato ad hoc dal colosso Unipol, sono la “modernizzazione” che negli USA ha creato grandi disuguaglianze e il non accesso al diritto alla salute per tutti.
La ministra della Salute Lorenzin dopo le sue recenti interlocuzioni con i referenti statunitensi, in previsione del semestre europeo a guida italiana, ha annunciato riforme in materia sanitaria che seguiranno il famigerato modello americano. Parla di crescita di Pil e di investimenti come se la salute fosse merce da introdurre nei mercati finanziari. Noi sardi non ce la faremo. Noi non possiamo perdere questa battaglia prioritaria per la nostra sopravvivenza.