In ricordo di Nello Congiu partigiano sardo a 80 anni dalla morte

26 Giugno 2024

[Marco Sini]

Nella notte tre il 23 e il 24 giugno di 80 anni fa muore Nello Congiu, partigiano sardo di Monserrato ferito a morte in uno scontro con una colonna tedesca.

Ma chi era Nello Congiu? E perché lo ricordiamo? Era nato a Cagliari l’11 agosto del 1922 ed era figlio di Francesco Congiu, noto “Cicitu ‘e sa farra” che si era trasferito con la famiglia a Monserrato quando Nello era ancora bambino. Nello Congiu conseguì il brevetto di pilota e nel novembre del 1942 fu assegnato alla scuola di pilotaggio, da lì venne trasferito all’aeroporto di Falconara Marittima (Ancona).

Dopo l’8 settembre la sua condizione è analoga a quella di tanti soldati sbandati e senza commando. Insieme ad un altro giovane pilota monserratino, Totore Nonnoi, tentò di prendere e pilotare un aereo per rientrare in Sardegna, ma ciò non fu possibile: nell’aeroporto militare di Falconara marittima mentre i due tentavano di partire furono intercettati dai tedeschi che proprio in quel momento avevano circondato l’aeroporto e piazzato camionette in mezzo alla pista. Fortunatamente Nello e Salvatore riuscirono a eludere l’arresto e, dopo aver scavalcato la recinzione, scapparono di corsa per una decina di chilometri in campagna e nelle colline circostanti.

Dopo aver vagato nelle campagne dell’anconetano si presentarono in un casolare isolato, in località Borgo Pidocchio del Comune di Monte San Vito per chiedere ospitalità. Era il casolare della famiglia Rocchetti. Questa famiglia li accolse e li nascose alle ricerche che tedeschi e fascisti facevano nelle campagne proprio alla ricerca di soldati sbandati. In breve furono raggiunti anche da un altro monserratino, Piero Spiga e tutti e tre entrarono a far parte del GAP partigiano O.M.C.P. – Distaccamento Minciotti, che operava in quella zona.

In breve Nello Congiu e i due suoi compaesani Nonnoi e Spiga diventarono così partigiani a tutti gli effetti. In occasione di una azione partigiana, Nello Congiu venne ferito a morte in uno scontro a fuoco con una colonna di soldati tedeschi in località Sant’Anna il 23 giugno del 1944 intorno alle 19.30 di sera, presso la contrada Santi Neri, a Monte San Vito in direzione di Santa Lucia. Più specificatamente ciò avviene quando la pattuglia partigiani di cui fa parte Nello attacca un’auto con a bordo due nazisti. Ma nella sparatoria Nello Congiu resta ferito gravemente. Fu soccorso, purtroppo invano, dalla quindicenne Magda Minciotti, sorella del comandante del GAP Giacinto, che sarà poi deportata in Germania e che racconterà la vicenda della uccisione di Nello nel suo diario pubblicato da Anna Paola Moretti con il titolo “Considerate che avevo quindici anni. Il diario di prigionia di Magda Minciotti tra Resistenza e deportazione”. Magda, aiutata da un altro partigiano riuscì a portare Nello in casolare isolato dove morì alle 6,30 del 24 giugno. La morte di Nello Congiu rimarrà per sempre nei ricordi di Magda che solo da anziana dirà alla figlia Bruna: “Attraversai la campagna in piena notte cercando di non essere intercettata dalle pattuglie tedesche che come me cercavano Nello. Lo trovai ma purtroppo non potei fare niente per lui”.

Il dolore per la morte di Nello fu grande a Monte San Vito e a Monserrato.

A Monte San Vito lo piansero i suoi amici Salvatore e Piero e la famiglia Rocchetti. In particolare lo pianse come un figlio la signora Amelia che quella tarda sera del 23 giugno alla vista di Salvatore rientrato a casa da solo e frastornato intuì cosa poteva essere capitato e fu presa da grande sconforto. Senza pensarci su chiese di essere accompagnata a quel casolare in contrada Santi Neri dove Nello era stato portato ferito a morte. Quando la signora Amelia arrivò Nello era appena spirato e lei lo pianse come un figlio. A Monserrato lo pianse il padre e lo pianse la sorella.

La signora Amelia Rocchetti insistette tanto e si accordò con la famiglia di Nello affinché venisse sepolto nel Cimitero di Monte San Vito, dove le sue spoglie riposano.

Seppure con il dolore nel cuore per la perdita dell’amico fraterno, Salvatore e Piero proseguirono nell’impegno partigiano fino alla liberazione della zona che avverrà un mese dopo, il 20 luglio 1944.

In quell’ultimo mese di lotta partigiana, come ha raccontato Piero, dovettero spostarsi dal territorio di Monte San Vito e Chiaravalle in prossimità della costa con nascondiglio a Falconara perché dopo l’assalto alla colonna tedesca nella quale aveva perso la vita Nello, nella zona iniziarono intensi i rastrellamenti nazifascisti per catturare i partigiani del GAP, il comandante Minciotti in particolare, della cui famiglia saranno arrestati e deportati in Germania la sorella Magda e il fratello Giorgio che non farà mai rientro a casa. Finalmente arriva il 20 luglio e l’intera zona venne definitivamente liberata.

Nello Congiu aveva 21 anni e dopo la sua morte il GAP fu rinominato in “GAP Congiu Nello”. Nel punto dove Nello è stato ucciso è stato collocato un Cippo commemorativo che ne ricorda la figura e dove non mancano mai i fiori dell’ANPI.

Le sue spoglie riposano nel cimitero della cittadina di Monte San Vito. La città di Monte San Vito ne ha onorato il sacrificio e la memoria dedicandogli una Via nel centro storico e collocando il suo nome come primo nome nel Monumento ai Caduti di Piazza della Repubblica.

Nel 1979 in occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione, nel corso della manifestazione tenuta a Cagliari il sindaco di Monte San Vito e l’Amministrazione comunale di quella città, invitati dal Sindaco di Cagliari Salvatore Ferrara e dalle Associazioni combattenti e delle confederazioni sindacali che organizzavano la manifestazione, consegnarono una medaglia d’oro al valore in ricordo del Partigiano Nello Congiu ai suoi familiari mentre agli altri due partigiani monserratini che avevano combattuto insieme a Nello Congiu, Salvatore Nonnoi e Piero Spiga il sindaco di Monte San Vito aveva consegnato un attestato.

Monte San Vito, Centro Storico con Via Congiu Nello

Il Comune di Monserrato, in collaborazione con Proloco, Associazione Nazionale Combattenti e ANPI di Monserrato, in data 24 aprile del 2014, giornata di vigilia della Festa della Liberazione, ha conferito la cittadinanza onoraria a Mario Rocchetti, esponente della famiglia la cui accoglienza nei confronti dei tre soldati sbandati e poi partigiani monserratini è stata decisiva per sottrarli alle rappresaglie tedesche e fasciste (La Resistenza civile delle famiglie) e nel 70° anniversario della sua morte è stata installata una targa di Memoria che ricorda Nello Congiu e il suo sacrificio a fianco del cancello della casa dove lui abitò, in Via Dei Fabi.

L’11 agosto del 2022 in occasione del centenario della sua nascita il Comune di Monte San Vito con la locale sezione dell’ANPI ha promosso un convegno a Lui dedicato.  In quella occasione il sindaco Thomas Cillo ha consegnato un attestato alla memoria e all’eroismo di Nello Congiu e di Magda Minciotti, la cui tragica storia di giovanissima partigiana si intreccia, come abbiamo visto, a quella di Nello. Presenti alla cerimonia, la figlia e il figlio di Magda Minciotti e, in collegamento Video da Monserrato, oltre a me,  il Sindaco Locci, Gianfranco Vacca autore di un libro di testimonianze su Monserratini nella seconda guerra mondiale e Nello Ariu nipote di Nello Congiu”.

Mercoledì 26 lo ricorderemo a Monserrato alle ore 18.30 nello Spazio Sirio in Via 31 Marzo 1943, n. 26

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