Inadeguati

23 Marzo 2020
[Valeria Ligas]

Gestire un’emergenza sanitaria, una pandemia, sicuramente non è cosa facile. Ci vuole serietà, competenza, onestà intellettuale e professionalità. La Regione Sardegna sembra in affanno, si leggono ovunque rabbie, amarezze, fatiche di chi si trova in prima linea, dal personale sanitario che rischia la propria salute nell’andare a lavorare senza i famosi DPI, o degli amministratori locali che non sono supportati e tal volta neanche informati di ciò che accade nei territori.

Eppure, era forse la fine di febbraio quando l’assessore regionale alla sanità dichiarava alla stampa che la sanità sarda era pronta a far fronte ad una emergenza da misure camaleontiche, soprattutto se paragonata agli abitanti della nostra isola.

In meno di un mese tutti fatichiamo a credere a quelle parole. Non ci rasserenano. La percentuale di personale sanitario contagiata è enorme, si parla in provincia di Sassari di oltre il 50%. Di oggi un’altra notizia che ci preoccupa e ci rende incerti.

La società Tema Ricerca srl, di Bologna, scrive una nota in cui afferma che “(…) in data 17 marzo suddetta azienda si trovava citata in un articolo del quotidiano sardo nel quale l’assessore Nieddu dichiarava di aver ordinato migliaia di test rapidi (…)” e che in data 22 marzo, sempre nello stesso quotidiano (L’Unione Sarda) all’interno di un articolo lo stesso assessore, come dice la nota della Tema Ricerca srl, giustificava il mancato ordine, lo stesso che aveva dichiarato di aver effettuato il 17, con argomentazioni definite dalla società prive di fondamento. Ma ciò che è grave è soprattutto aver a che fare con notizie mutevoli, il 17 i kit erano stati ordinati ed il 22 invece non sono più attendibili? È difficile sentirsi in mani sicure. Come se non bastasse oggi la Tema Ricerca srl dichiara che valuterà con i propri legali quali iniziative intraprendere a tutela del proprio lavoro e della propria immagine, volte anche ad ottenere un eventuale risarcimento dall’assessore, chiede inoltre al quotidiano la smentita delle dichiarazioni dei giorni scorsi.

  • E noi, chiusi nelle nostre case, con preoccupazione viviamo la nostra quarantena, sperando in tempi migliori.

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI