La Cgil sarda chiede di cambiare rotta sulla sanità

26 Febbraio 2025

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Questa mattina, a partire dalle 10.00, in concomitanza con la discussione sul testo di legge sulla sanità, si svolgerà un presidio della Cgil sarda sotto il palazzo del Consiglio regionale in Via Roma per ribadire il proprio no al disegno di legge della Giunta Todde.

Per la Cgil sarda la Sardegna è agli ultimi posti in Italia per spesa dei fondi per la rete territoriale. Soltanto due delle 50 Case della Comunità finanziate sono in via di realizzazione. Degli 88 milioni di euro a disposizione è stato utilizzato il tre per cento. Dei 13 Ospedali di Comunità finanziati con oltre 46 milioni, 12 sono fuori tempo. Per il segretario Durante si continuano a sprecare tempo e opportunità. La priorità, secondo la Cgil, dovrebbe essere il riequilibrio del deficit di 800 posti letto per acuzie, portando il rapporto da 2,75 a 3,70 per mille abitanti, come previsto dal decreto ministeriale 70. Inoltre, è necessario: Un piano straordinario per le assunzioni di personale sanitario; Garantire un numero sufficiente di medici di famiglia, pediatri e guardie mediche; Rafforzare la rete dei servizi territoriali, indispensabile per il buon funzionamento di quella ospedaliera; Creare 50 Case della comunità previste per legge; Assumere circa 1.900 medici e professionisti della salute per far fronte alle carenze strutturali.

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