La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza fa tappa a Cagliari sabato 23 novembre
20 Novembre 2024[Antonello Murgia]
Sabato 23 novembre 2024 alle ore 17.00 in Piazza Garibaldi a Cagliari si svolgerà la tappa cagliaritana della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, una manifestazione organizzata dal Comitato Sardegna per la Pace – SarDigna po sa Paxi e sostenuta da 29 organizzazioni, ma le adesioni stanno continuando ad arrivare.
La spesa militare sia in Italia che nel mondo fra il 2000 e il 2023 è aumentata del 118%: sottraendo l’aumento legato all’inflazione, l’aumento reale è stato dell’80,1%. Maggiori investimenti in armi chiamano nuove guerre, perciò sarebbe stato lecito attendersi riduzione spese militari. Non solo questo non è avvenuto, ma il Governo italiano ha già spostato finanziamenti dalla salute (fondi del PNRR già stanziati per la territorializzazione della sanità) e dalla conversione ecologica (fondi destinati all’automotive per la produzione di auto meno inquinanti) e sta spostando fondi di coesione UE (per la riduzione del divario fra i Paesi più ricchi e quelli più poveri) verso la produzione di armi.
Non basta, il rapporto presentato da Mario Draghi alla UE il 9 settembre dice che dobbiamo spendere molto di più per la difesa: circa 500 miliardi di € aggiuntivi per il prossimo decennio. Ma per difenderci da chi se lo stesso rapporto riconosce che la spesa militare della UE è al 2° posto al mondo con il 13% dopo l’alleato USA che è 1° con il 37%? Per non parlare dei venditori di armi: gli USA più 7 Paesi europei (Italia compresa) fanno il 70,9% della vendita di armi negli ultimi 5 anni (fonte SIPRI).
Per vivere in pace abbiamo bisogno di trattative per un disarmo bilanciato e progressivo e non di ulteriori armi! E abbiamo bisogno di giustizia sociale e di cultura dei diritti senza i quali non c’è pace giusta.
Scendiamo in piazza come, per dire no alla guerra e per chiedere: la firma del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, anche da parte dell’Italia; la rifondazione delle Nazioni Unite, garantendo la partecipazione della società civile e abolendo il diritto di veto ai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, al fine di rafforzare le cinque priorità: alimentazione, acqua, salute, ambiente e educazione; l’inclusione della Carta della Terra nell’“Agenda Internazionale” degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (ODS) al fine di affrontare efficacemente il cambiamento climatico; la promozione della Nonviolenza Attiva in tutti gli ambiti, in particolare nella scuola; il diritto all’obiezione di coscienza come rifiuto di collaborare in qualsiasi modo alla violenza e incoraggiare la proclamazione di un impegno etico per cui le conoscenze non debbano mai essere usate per sopraffare o uccidere; che la Sardegna possa coltivare la sua vocazione di natura e di pace, con la riconversione ad usi civili della fabbrica di bombe RWM, la dismissione delle basi militari e la bonifica dei territori inquinati interni ed esterni alle basi.