La rivolta di Iside

29 Maggio 2014
hermetic-brotherhood
Anna Maria Brancato

Si è svolta sabato 24 maggio presso la Cineteca Sarda a Cagliari l’ultima giornata del Festival di visioni e sonorità industriali SOLO IL MIO NERO, con la proiezione del mediometraggio La rivolta di Iside, autoprodotto dal collettivo macomerese Trasponsonic. Il festival è giunto ormai alla sua terza edizione ed è organizzato dall’associazione HierruNieddu, che nasce a Cagliari nel 2011 come associazione libera e indipendente per la promozione della cultura industriale e artistica, con il patrocinio della Cineteca Sarda. Il festival ha lo scopo di mettere a confronto le opere di alcuni degli esponenti della musica elettronica sardi appartenenti alla scena industriale attraverso la sonorizzazione dal vivo di immagini di un film da loro scelto. Il film che ha chiuso il Festival è un mediometraggio di 30 minuti, ispirato alle teorie sul cinema ed in particolare ad alcuni soggetti scritti alla fine degli anni 20 da Antonin Artaud e mai realizzati e le cui riprese sono state effettuate negli anni dal 2001 al 2014. Il montaggio è stato realizzato nei primi mesi di quest’anno da MSMiroslaw. Dopo un inizio angosciante, in cui la ripetizione e la sovrapposizione ossessiva della stessa scena paiono voler suggerire una monotona ripetitività del e nel tempo, le azioni compulsive dell’unico personaggio presente lasciano spazio al movimento e all’azione e da lì un susseguirsi di immagini, sguardi, azioni frenetiche a volte scollegate fra loro, per creare atmosfere più surreali e tragicomiche. Richiami al sacrificio della vita stessa, ma anche rimandi a una vita fatta di illusioni e allusioni. Attori improvvisati che recitano la propria parte, uomini per la maggior parte, ma tra tutti spunta una donna. La risata della donna è presente durante gran parte della proiezione, una donna, Iside, che si prende quasi gioco della vita, delle sue assurdità e delle debolezze umane. Una donna che a momenti si perde e scappa, una donna sposa, una donna divisa. La rivolta di Iside: dea della maternità e della fertilità. Ma anche la rinascita di Iside direi. E proprio la rinascita é simboleggiata dalla luce, un sole quasi accecante che appare in alcune scene e in particolare alla fine, una luce vivida che illumina la strada oltre una curva. Il tutto sonorizzato dal vivo da Ms Miroslaw (HBOLO,MAQOM) e Andrea Porcu (Andrej Porcu), Laura Dem e Giordano Sechi, un ensamble composto da alcuni dei musicisti di punta dell’etichetta-collettivo. Il film riunisce tutti i membri che negli anni hanno fatto parte del collettivo. I nomi d’arte sono oltre MSMiroslaw e Andrej porcu: Ersilio Campostorto, Antonov, Solideasurya (Rosanna Murgia). Una proiezione assolutamente non scindibile dalla parte musicale che l’ha accompagnata, senza la quale le atmosfere non sarebbero certamente le stesse e la parte finale non avrebbe quel senso di malinconica rinascita che invece assume. Questo binomio musica-immagini, per capirci, è presente anche nella poesia, soprattutto del ’900, come ad esempio nella poesia di Eugenio Montale:

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d’orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi. E andando nel sole che abbaglia

sentire con triste meraviglia
com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

In cui le numerose assonanze costruiscono una trama musicale sulle immagini dell’assolato paesaggio pomeridiano, contribuendo a creare un’atmosfera carica di significati e di simboli. Trasponsonic nasce nel 1999 a Macomer, da un’idea di Mirko Santoru ed altri giovani musicisti ed artisti del Marghine. Negli anni si è affermata come una delle più prolifiche e durature etichette indipendenti dell’intera penisola ed ha dato alla luce centinaia di pubblicazioni con decine di artisti coinvolti. Le innumerevoli critiche entusiaste hanno decretato l’importanza di questa bizzarra factory, abitata da entità più che mai eclettiche e per lo più legate alle esperienze psichedeliche-industriali nel far west dell’entroterra nuorese. Per saperne di più, e magari ascoltare qualche brano: www.trasponsonic.net

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