La Turchia tra Israeliani e palestinesi
16 Maggio 2021[Emanuela Locci]
Mentre il mondo guarda con forte preoccupazione all’escalation di violenza che sta interessando la città di Gerusalemme e che presumibilmente, se non verrà fermata in tempi brevi, rischia di interessare aree ben più ampie. In questa cornice si inserisce anche la Turchia.
I rapporti con Israele sono da tempo tesi, dal 2018 i due paesi non hanno ambasciate che li rappresentano, malgrado qualche timido abboccamento, teso al miglioramento delle relazioni tra i due paesi.
Alcuni giorni fa le parole del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan sono state subito molto chiare.
Egli ha definito come violenta aggressione, quella perpetrata dalle forze di Israele contro i palestinesi. Oltre ciò il presidente turco ha definito senza mezzi termini Israele uno stato terrorista e crudele, esortando i paesi musulmani ad adottare tutte le misure idonee per fermare le violenze e portare la stabilità e la pace non solo nella città di Gerusalemme ma anche in tutta la regione, in cui la questione palestinese sta logorando i popoli.
Non sorprende, considerata la deriva islamica della Turchia che il presidente della direzione per gli Affari religiosi abbia ordinato di pregare nelle moschee di tutto il paese per la liberazione di Al Aqsa dall’occupazione dello stato terrorista di Israele. In questo caso i turchi si riferiscono all’azione di forza portato avanti dall’esercito israeliano che ha fatto irruzione nella Moschea di Al-Aqsa, situata nella Città Vecchia di Gerusalemme, facendo sgombrare i manifestanti in modo violento, con l’uso di lacrimogeni e proiettili di gomma.
La Turchia da tempo si è fatta portavoce delle istanze palestinesi, i governanti turchi hanno incrementato le relazioni con i leader palestinesi. Il presidente Erdoğan ha parlato con l’omologo palestinese Abbas mentre il ministro degli esteri Mevlüt Çavuşoğlu ha espresso vicinanza al popolo palestinese, sostenendo la posizione di vicinanza della Turchia.
In questo particolare frangente quindi i rapporti tra Israele e Turchia sono sempre più tesi. Gli israeliani considerano con sospetto i rapporti che il governo turco intrattiene con Hamas. Altra preoccupazione è l’incremento dei legami tra palestinesi e i turchi.
Infatti da parte israeliana vi è la richiesta, affinché i rapporti tra i due paesi si normalizzino, che la Turchia interrompa immediatamente il suo sostegno ad Hamas.
La politica estera di Ankara in questi ultimi mesi è tesa alla distensione con gli altri attori politici che operano e dispiegano le proprie energie e linee politiche nel Mediterraneo, ma la questione palestinese, rimane aperta, che pare non avere fine, né pace.