Le mani sulla Terra per la sovranità alimentare
16 Febbraio 2016[Roberto Loddo]
Una terra in cui vivere con dignità è un seminario internazionale sulla terra organizzato dal Centro Internazionale Crocevia insieme al Coordinamento dei Comitati Sardi. Uno spazio di confronto e discussione aperto a tutte le persone che lottano per la tutela, la salvaguardia e il corretto utilizzo del territorio e delle risorse naturali. L’incontro che si svolgerà in località Corte Baccas a Santa Giusta a Oristano il 26 e 27 febbraio 2016 presso la Cooperativa Comunità “Il Seme” toccherà importanti tematiche e si svilupperà su due giornate, una prima interamente dedicata alla situazione nazionale e alle lotte in Sardegna, la seconda giornata vedrà la partecipazione di ospiti internazionali.
Per Antonio Muscas: “Questo seminario internazionale rappresenta il riconoscimento di fatto della Sardegna nel suo status di nazione e per la presentazione delle linee guida della Fao per il diritto di accesso alla terra in sardo e italiano”. La traduzione sarà curata dal Cordinamento dei Comitati Sardi“. Per Pietro Porcedda della segreteria organizzativa: “Si tratta di un Seminario sulla Terra e l’agricoltura contadina sul quale un gruppo del nostro Coordinamento Comitati Sardi ci ha lavorato nell’ultimo mese. E’ un’iniziativa di livello internazionale che vede raramente tutte insieme un così nutrito numero di organizzazioni internazionali che lavorano da sempre sull’argomento. Si tratta della Via Campesina, il Tin (Transnational Institute), la Fian (FoodFirst Information and Action Network), l’Ari (Associazione rurale italiana) e del Centro Internazionale Crocevia“.
L’iniziativa si inserisce all’interno delle attività relative a “Hand on the Land, for Food Sovereignity” (Le mani sulla Terra per la sovranità alimentare) che è il titolo del Seminario e si svolge in due giornate, la prima delle quale è dedicata interamente alla Sardegna e la seconda agli “internazionali”.
“Una terra in cui vivere con dignità” Le terre per l’agricoltura spariscono e non torneranno più. La superficie totale dell’Italia è di poco più di 300.000 kmq, con solo 22% di pianura, il resto montagne (35%) e zone collinari (42%). La superficie agricola era nel 1961 l’88% della superficie totale del paese, nel 1982 era scesa al 75%, nel 2010 si era ridotta al 56%. (ISTAT). Solo tra il 2010 ed il 2013 (ISTAT), il numero delle aziende agricole si e’ ridotto del 9,2 %. Ed il numero degli addetti del 8,1%. Crescono però le giornate di lavoro per addetto. In particolare la maggiore variazione si osserva nelle Isole (+25,5%), dove si passa da una media di 56 a una di 71 giornate/uomo. Lavorare di più per cercare di sopravvivere.
In Sardegna, secondo i dati ISTAT, dal 2010 al 2013 le aziende sono diminuite del 14,1% (dopo che tra il 2000 e il 2010 erano già diminuite del 43%), la manodopera si è ridotta del 18,7%, le giornate di lavoro dell’11%, segno di una crisi che, nonostante qualche recente segnale in controtendenza, è strutturale e non ha ancora ottenuto risposte adeguate. Nel nostro paese l’agricoltura affonda le sue radici nel lavoro, con 2,5 milioni di persone che coprono il lavoro della manodopera familiare e 1 milione di persone impegnate nel lavoro dipendente. Cioè 3,5 milioni di italiani di origini diverse fanno vivere una delle più importanti agricolture del pianeta.
I temi trattati durante il seminario saranno:
– Dal locale al globale: la lotta per la terra, un legame del movimento contadino attraverso i continenti
– La questione della terra e l’espansione del land grabbing in Europa
– L’utilizzo e l’accesso alla terra: le Linee Guida Volontarie della Fao e le proposte italiane di legge sull’agricoltura contadina
– Voci dal Sud America: il manuale della Via Campesina
– La questione della terra, lo sviluppo rurale e l’agricoltura contadina in Sardegna come bene comune da difendere e valorizzare per una visione diversa del nostro futuro
– L’azione dei comitati sardi e la loro storia
Per informazioni: 348.9848003 – mail: [email protected]