Lettera aperta a Draghi: Stop ai progetti fatti male
3 Marzo 2021[red]
17 associazioni sarde, in un fronte di 200 associazioni nazionali e locali scrivono a Governo, Parlamento e Commissione Europea lettera aperta su gasdotti, centrali, trivelle, grandi opere e Valutazione di Impatto Ambientale.
In Sardegna focus su discariche, rimessa in esercizio di impianti industriali inquinanti, parchi eolici e parchi fotovoltaici in area agricola.
La tutela di salute, clima, biodiversità e paesaggio passi per valutazioni ambientali di piani e progetti svolte con rigore, trasparenza e partecipazione: ecco le nostre proposte.
Da Friday For Future al Forum dell’Acqua, da Italia Nostra a centinaia di comitati locali: Ministero dell’Ambiente gravemente inadempiente sulle norme europee, serve immediato stop a progetti fatti male dopo ammissioni del presidente della Commissione V.I.A. nazionale.
Un ampio fronte di 200 organizzazioni nazionali e locali, di cui 17 sarde, ha inviato oggi una lettera aperta al Presidente Draghi, ai ministri della Transizione Ambientale e della Cultura, alla Commissione Europea e ai parlamentari di ogni schieramento per chiedere una rigorosa applicazione delle normative comunitarie sulle procedure di valutazione ambientale relative a piani e grandi progetti. Queste dovrebbero essere realmente connotate da trasparenza e partecipazione del pubblico nelle scelte come richiesto dall’Unione Europea e al contrario di quanto avviene in Italia.
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) e Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.): si tratta di procedure ancora poco note al grande pubblico che invece dovrebbero essere centrali nella vita del paese visto che riguardano impianti energetici, raffinerie, gasdotti, porti, autostrade ecc.. In Sardegna parliamo di ulteriore consumo di suolo equivalente a 6 mila ettari a causa delle 15 richieste per parchi eolici e di una sessantina di impianti fotovoltaici, del progetto per ampliare una discarica industriale e per riaprire la raffineria di produzione di allumina a Portovesme e di altri progetti potenzialmente impattanti.
Associazioni, comitati, reti di cittadini, da quelle nazionali come Friday For Future, Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, Italia Nostra e tante altre, alle reti “Per il Clima Fuori dal Fossile” e “Mamme da Nord a Sud” fino a una miriade di associazioni e comitati locali da tutte le regioni da anni impegnati sul territorio e che hanno esperienza diretta delle imbarazzanti procedure di VIA condotte dal Ministero dell’Ambiente, si sono ritrovate in questo appello che reclama garanzie per la tutela di diritti primari, da quello alla salute a quello della tutela del paesaggio, della biodiversità e del clima.
In Italia le grandi imprese, invece di affrontare la sfida di vedersi valutare pubblicamente i propri progetti come prevedono le leggi internazionali, vivono queste procedure come fastidiosi orpelli. È lì, invece, che si dovrebbe vagliare la qualità della progettualità di un paese. Continuano quindi a chiedere di stravolgere le regole in una continua gara ad abbassare l’asticella delle tutele, peraltro conducendo il paese a continui fallimenti. Basti pensare che le norme sulla V.I.A. sono cambiate nel 2017 con il D.lgs.104/2007 per introdurre la solita e vacua “semplificazione”. La situazione è…peggiorata! Invece di trarre le dovute conseguenze nel 2020 si è pensato a introdurre altre modifiche nel DL “Semplificazioni“, immediatamente da noi denunciate. Dopo pochi mesi proprio chi ha pensato di beneficiare di tali leggi ora grida al loro fallimento!
Recentemente il Presidente della Commissione VIA nazionale, il Dr. Atelli, ha ammesso candidamente e autorevolmente che l’ingorgo di 600 progetti attualmente in valutazione presso il Ministero dell’Ambiente – molti da diversi anni – è dovuto al fatto che anche i progetti fatti male, superficiali o incompleti, sono incredibilmente e irritualmente ammessi alla procedura invece di essere respinti subito.
Così perdono tempo tutti, dai cittadini interessati agli enti locali impegnati in estenuanti lungaggini. Un vero e proprio “accanimento” per usare le parole del presidente Atelli che spesso finisce con l’approvazione di progetti rattoppati a furia di integrazioni con i cittadini che presentano preziose osservazioni usati nei fatti come meri “correttori di bozze” svilendo così il rapporto con le comunità. Il 90% dei progetti alla fine ha comunque l’OK: viene da chiedersi come mai se hanno tali e tante criticità ammesse dagli stessi valutatori. Escono quindi pareri con decine o centinaia di prescrizioni che, secondo la Commissione Europea, sono un segnale di scarsa qualità di progetti che non avrebbero dovuto avere alcun seguito venendo respinti al mittente.
Addirittura da tempo associazioni e ricercatori segnalano inutilmente al Ministero casi spudorati di copia-incolla, strafalcioni, errori. Addirittura studi di impatto ambientale fatti attraverso foto e senza recarsi sul posto nonostante i progetti spesso valgano centinaia di milioni di euro. Per non parlare, poi, delle verifiche dell’ottemperanza di tali prescrizioni sui cantieri, che, quando va bene, vengono fatte da funzionari seduti a Roma sulle carte inviate dai proponenti. È ovvia la reazione dei cittadini che si vedono arrivare progetti che mettono a rischio la qualità della vita.
Il paradosso di questa corsa al ribasso è che a farne le spese sono alla fine i progetti meritevoli di attenzione che rimangono invischiati nelle lentissime e farraginose procedure ministeriali. Insomma, ci si chiede perché mai un’azienda dovrebbe puntare su una progettazione di qualità in queste condizioni.
Nella lettera aperta si avanzano numerose proposte, alcune delle quali già operative da anni in alcune regioni che paradossalmente sono più celeri nelle valutazioni della burocrazia ministeriale, a riprova che trasparenza e partecipazione e un dibattito maturo sono caratteristiche di un paese più civile e che le scorciatoie delle cosiddette semplificazioni falliscono clamorosamente quando hanno l’obiettivo di favorire i soliti noti che vedono nel solo profitto il loro orizzonte occultando le problematiche oggettive nascoste in troppi progetti.
Ad esempio, è letteralmente scandaloso che un punto cardine delle norme europee, la cosiddetta “inchiesta pubblica“ sui progetti più controversi, prevista dal Testo Unico dell’Ambiente fin dal 2006, non sia mai stata attuata dal Ministero dell’Ambiente al contrario di diverse regioni che l’hanno avviata sugli interventi di loro competenza. Evidentemente, vista la qualità dei progetti, dobbiamo pensare che nelle stanze ministeriali si ritenga opportuno evitare qualsiasi dibattito pubblico.
Le proposte delle associazioni vanno dalla pubblicizzazione degli ordini del giorno della Commissione V.I.A. nazionale alla possibilità di fare audizioni, cosa prevista in alcune regioni (purtroppo ancora poche) e che garantisce in tempi certi un sereno confronto tra le parti, con i media che potrebbero approfondire ad horas i pro e i contro dei progetti in questione. Tutto a costo zero, tra l’altro. Necessario, poi, un controllo reale sul campo sui cantieri, che sia trasparente e partecipato. Indispensabile rivedere i pareri di opere approvate dieci anni fa che per un incredibile gioco di leggi e leggine hanno provvedimenti V.I.A. “highlander“, senza scadenza, in palese contrasto con i principi comunitari visto che oggi le condizioni ambientali e sociali e le conoscenze scientifiche sono radicalmente cambiate. Nel DL “Semplificazioni“, paradossalmente, invece di rafforzare le strutture esistenti e aprirle alla trasparenza, hanno pensato bene di introdurre una seconda commissione, per i progetti del Piano Clima Energia. Altra complicazione più che semplificazione, come ammesso oggi dal Presidente della Commissione V.I.A.. Noi l’avevamo detto; ai problemi complessi come quelli propri di una procedura come la V.I.A. se si risponde pensando di dare risposte di questo tipo alla fine il sistema va in tilt come puntualmente avvenuto.
Le associazioni come sempre sono aperte al confronto sulle regole: in un momento storico così delicato la partecipazione dei cittadini nelle scelte e la trasparenza sono fondamentali. Noi ci siamo.
Si allega la lettera aperta inviata alle istituzioni.
SARDEGNA
Assotziu Consumadoris Sardigna
Italia Nostra Sardegna
USB- Unione Sindacale di Base Sardegna
Confederazione Sindacale Sarda – CSS
Comitato riconversione Rwm
Movimento Nonviolento sardo
Manifesto Sardo
Assemblea permanente Villacidro
Zero Waste Sardegna
Cobas scuola Cagliari
Comitato No Metano Sardegna e No Megacentrale Guspini
Cagliari Socialforum
Comitadu NoNucle Noscorie
Sardigna Libera
ISDE Sardegna
Rete Sarda in difesa della Sanità Pubblica
Movimento Nonviolento Sardegna
COMITATI/RETI/ORGANIZZAZIONI NAZIONALI
Forum Italiano dei Movimenti per L’Acqua
Friday for Future Italia
Italia Nostra Onlus
Medicina Democratica Onlus
Rete Mamme da Nord a Sud
Rete Per il Clima, Fuori del Fossile
Ass. Peacelink
Mountain Wilderness Italia
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
Coordinamento nazionale Movimento Blu
COBAS Confederazione dei Comitati di Base
Ass. Fairwatch
Associazione graspthefuture
Magliette Bianche italiane zone SIN
Redazione di “La bottega del Barbieri”
Rete Commissioni Mensa Nazionale
Mediterranean Raptor Migration Network
CERM Centro Rapaci Minacciati ODV
ALTURA (Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti)
Redazione Emergenzaclimatica.it
Associazione Forum Ambientalista O.d.V.
Organizzazione di Volontariato per la difesa diretta della flora e fauna acquatica Care The Oceans
Transform! Italia
Associazione Antimafie Rita Atria
Attac Italia
ABRUZZO
Forum H2O
Conalpa – Delegazione Silvi
Ass. Nuovo Senso Civico
A.P.S. I Colori del Territorio – Spoltore -Pe
Ass. Ambiente, Territorio e Beni Comuni Barisciano (AQ)
Il Martello del Fucino
Ass. Paganeca
Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso
Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus
Associazione Conalpa (coordinamento alberi e paesaggio) delegazione di Giulianova
Erci Team Onlus
Associazione Il Salviano
CSEN Ambiente
Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali – CDCA Abruzzo
Comitati cittadini per l’ambiente – Sulmona
Orsa Pro Natura Peligna
Comitato Azione Popolare
Abruzzo Social Forum
Comitato per la Difesa del Comprensorio Vastese
Coordinamento No Hub del Gas
FRIULI VENEZIA GIULIA
No all’Incenerimento – Sì al riciclo totale dei rifiuti di Fanna (PN)
TRENTINO ALTO ADIGE
Ambiente&Salute di Bolzano
Comitato Acquabenecomune di Bolzano
PIEMONTE
Comitato DNT
LIGURIA
Comitato Savonese Acqua Bene Comune
Casa dei Circoli Culture e Popoli – Ceriale
LOMBARDIA
Comitato lecchese acqua pubblica e beni comuni
Rete consiglieri informati -Lecco
Comitato G.A.E.T.A. ODV Schivenoglia (MN)
Comitato Mamme del Chiese
Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico di Brescia
Comitato Referendario Acqua Pubblica Brescia
Mamme contro l’Incenerito e fonti inquinanti – Mantova
Associazione Ambiente e Vita ODV Villa Poma di Borgo Mantovano
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Associazione eQual
Basta veleni Brescia – tavolo provinciale
Associazione Colognola per il suo futuro a.p.s.
Comitato Cittadini Varallo Pombia
CAAL – Comitato Antirumore Aeroporto Linate
Ass. Noi, Ambiente, Salute O.d.V. – Viadana
Comitato Terre di Zara
VENETO
Mamme No Pfas
Coordinamento Acqua Brenta di Bassano del Grappa
Italia Nostra Consiglio Regionale Veneto
Pfas land (informazione e azione contro i crimini ambientali)
Comitato Opzione Zero – Riviera del Brenta
Comitato 0 Pfas – Padova
Ecoistituto del Veneto “Alex Langer” – Mestre
AmicoAlbero – Mestre
VeneziAmbiente
Medicina democratica Venezia
WWF Venezia e Territorio
Acqua Bene Comune Vicenza
Comitato popolare “lasciateci respirare” – Monselice (PD)
Movimento dei Consumatori di Venezia
Associazione “Civiltà del Verde” – Vicenza
Coordinamento del forum Asolano e Castellana
Odg Comitato difesa ambiente territorio di Spinea
Associazione Cittadini per il Lavoro, la legalità, la Salute e l’Ambiente CiLLSA – Ovest Vicentino
PiazzolAmbiente
Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Treviso
Comitato veronese Acqua e Beni Comuni
Cittadini/e di Montecchio maggiore contrari alla pedemontana
CRIAAVE – No Raddoppio Aeroporto
Comitato Terre Nostre Torretta
EMILIA ROMAGNA
Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia Romagna
Parents For Future Castelfranco Emilia
Fridays For Future Castelfranco Emilia
Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce
Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute – Reggio Emilia
Associazione TerraBlu o.d.v
Cocompaer – Comitato per la Compatibilità Aeroporto-Città
Coordinamento Ravennate “Per il Clima- Fuori dal Fossile”
Comitato No Bretella-Sì Mobilità Sostenibile” – Modena-Reggio Emilia
Associazione AMO Bologna Onlus
Coordinamento dei Comitati contrari al Passante di Mezzo
Rete Civica Aria Pesa – Bologna
Italia Nostra – sezione Ravenna
Associazione di promozione sociale NoCargoParma
Amici della Pineta San Vitale e Pialasse – Ravenna
TOSCANA
Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps
Comitato onlus Mamme No Inceneritore di Firenze
Presidio No Inceneritori No Aeroporto di Firenze
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
VAS Vita, Ambiente e Salute Onlus
SOS La Piana del Casone -Scarlino- Gr- Toscana
Ass. Acqua Bene Comune Pistoia ODV
Ass. Alleanza beni comuni Pistoia ODV
Comitato Ambientale di Casale, Prato
Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia
Movimento La Libellula Valle del Serchio
Comitato Obiettivo Periferia
Associazione Valdisieve
Associazione di promozione sociale LiberaMente – Arezzo
IBS Associazione “Inter-Rete Beni Comuni e Sostenibilità”
Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano – Siena
Comitato Salute Pubblica di Piombino e Val di Cornia
Presidio No Aeroporto
Magliette Bianche di Massa Carrara
Comitato Sorvolati Peretola -Brozzi – Quaracchi
UMBRIA
Coordinamento No Snam
Comitato No Devastazioni territoriali Umbria
MARCHE
La Lupus in Fabula OdV (Fano)
Ass. Ondaverde Falconara M
Comitato Mal’aria Falconara M
Ambiente e Salute nel Piceno
Comitato NO Discarica Matelica e Comitato NO Pedemontana Matelica
Trivelle Zero Marche
Falkatraz Falconara
LAZIO
ATTAC-Roma
Coordinamento Lazio del Movimento Blu
Rete per la tutela della valle del Sacco (Retuvasa)
Coordinamento Lazio del Movimento Blu
Comitato Verde Liri
Collettivo No al Fossile Civitavecchia
Acqua Bene Comune Valle dell’Aniene
Comitato SOLE Civitavecchia
Comitato Alternativa Sostenibile
Frosinone Bella e Brutta
Salviamo il Paesaggio Frosinone
CRIAAC – Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Ciampino
Comitato FUORI PISTA
Comitato La Rinascita
CAMPANIA
Coordinamento Campania Movimento Blu
Associazione Big Brother Ambiente
Ardea Onlus
Mysocialdrug Odv
Comitato No Fly Zone – Assoutenti Città Metropolitana di Napoli
BASILICATA
Associazione CITTA’ PLURALE- Matera
Ass. CovaContro
Comitato mamme libere per la tutela dei figli di Policoro
MOLISE
Comitato “I Discoli del Sinarca”
Mamme Salute Ambiente ODV Venafro
Trivelle Zero Molise
PUGLIA
Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti – Taranto
Apulia Terra Natura Zampe Onlus
Associazione Giustizia per Taranto
Terre del Mediterraneo – Bari
Legamjonici
Movimento No Tap Brindisi
Manfredonia in Movimento
Territorio Zero Capitanata
Stigmamente aps
Movimento Manfredonia Attiva
Centro Museo del Mare Manfredonia
Comitato No Compostaggio Erchie
COANS Manfredonia
Coord. NoEnergas
FareVerde Puglia
CALABRIA
Stazione Ornitologica Calabrese Onlus
SICILIA
Coordinamento per il territorio No Discarica Armicci – Bonvicino di Lentini
Comitato Stop Veleni Augusta Priolo Melilli Siracusa