L’otto marzo è sciopero globale femminista e transfemminista
7 Marzo 2023[red]
Il prossimo 8 marzo, per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo ci sarà lo sciopero femminista e transfemminista contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere. Diverse piazze si animeranno per vivere una giornata di sciopero e di lotta.
La giornata è coperta dalla convocazione di sciopero da parte di diversi sindacati. Per Non Una di Meno se si lavora in aziende o nel pubblico è un diritto scioperare dal lavoro. Se ancora non è stato segnalato lo sciopero dell’otto marzo sul posto di lavoro oppure sono presenti delle difficoltà a scioperare, Non Una Di Meno invita a scrivere ai nodi cittadini o alla mail nazionale. In moltissime città per tutta la giornata dell’8 marzo si svolgeranno manifestazioni per le strade e nelle piazze. Una intera giornata di sciopero e lotta.
Lo sciopero femminista e transfemminista non è solo sciopero dal lavoro produttivo. Ma anche dal lavoro di cura, dal lavoro relazionale. Sciopero dai consumi e dai generi. Ci sono tante forme di lavoro che ogni giorno vengono invisibilizzate e da cui possiamo scioperare.
Scioperare l’otto marzo significa prenderci una giornata per stare insieme, per dire insieme no a tutto ciò che non funziona nelle nostre vite e in questo mondo patriarcale e violento. Per tant sicuramente la lotta è quella di tutti i giorni, ma l’otto marzo, insieme ci prendiamo più spazio per urlarla a gran voce insieme.
Scioperare l’otto marzo significa fermarci insieme e far fermare tutto ciò che possiamo. Perchè se ci fermiamo noi, donne e soggettività lgbtqia+, si ferma il mondo.
Il prossimo 8 marzo, per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo sarà sciopero femminista e transfemminista contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere. Scioperiamo dal lavoro dentro e fuori casa, dai ruoli di genere e da tutti i ruoli che ci vengono imposti, dai consumi.
La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, l’inflazione: viviamo in un mondo di crisi continue che non sono emergenze ma segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, un sistema ingiusto che ci costringe a vivere vite insostenibili e che vorrebbe chiuderci nell’isolamento e nell’impotenza.
In questa solitudine non vogliamo starci e insieme troviamo la forza di ribellarci, lottare e rifiutare tutto questo. Il prossimo 8 marzo organizziamo, partecipiamo, facciamo vivere insieme lo sciopero nei luoghi di lavoro, in casa, a scuola, nelle strade. Rendiamo visibile la violenza che colpisce le nostre vite. Facciamolo fermandoci, bloccando le attività che svolgiamo ogni giorno e prendendo parte ai cortei e alle manifestazioni che ci saranno nelle nostre città.
Scioperiamo insieme perché ci muove il desiderio di costruire adesso il mondo che vogliamo vivere.
Appuntamento alle 11.00 in piazza Yenne, con spazio per interventi e contributi artistici (performance dell’attrice Giulia Loglio e letture della poetesse Fanny Cocco). Pranzo al sacco alle 13:30 in piazza Maria Lai con musica e intervento di Carmen Sulis di Toponomastica femminile. In piazza Garibaldi alle 16:00 interventi e letture di Lia Careddu, Ruken Filiz e musica con la Banda Sbandati. Il programma è in aggiornamento e aperto ai contributi.