Ma i controlli sui chioschi si fanno solo dietro segnalazione?
1 Settembre 2021[Stefano Deliperi]
Domanda da un milione di euro che ormai troppo spesso ci rivolgono: ma i controlli sui “chioschi” (che talvolta si trasformano in ristoranti veri e propri) si fanno solo dopo le segnalazioni ecologiste?
Non spetta a noi rispondere, il ruolo di un’associazione ambientalista come il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) è quello di agire con segnalazioni, istanze, ricorsi, attività di sensibilizzazione per difendere ambiente e salute.
Qualche considerazione si può fare, poi ognuno tragga le sue conclusioni.
Lo scorso 12 agosto 2021 il GrIG ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione di provvedimenti riguardo al chiosco-ristorante contiguo alla spiaggia del Pinus Village, sul litorale di Pula (CA), per verificarne la legittimità nelle sue dimensioni attuali.
A distanza di pochi giorni gli esiti dei controlli effettuati dalla Polizia municipale di Pula e dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale: secondo quanto riferisce il quotidiano L’Unione Sarda (“Il chiosco sul mare? Abusivo”, autore Ivan Murgana, 28 agosto 2021), il chiosco-ristorante sarebbe risultato privo di “abilitazione all’apertura e per l’avvio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande”.
Il locale risulterebbe chiuso da alcuni giorni.
Insomma, se non si è capito male, sarebbe abusivo sotto il profilo paesaggistico, urbanistico-edilizio, commerciale e igienico-sanitario.
L’Encanto del Mar è un chiosco-ristorante aperto da anni, ben noto, piuttosto frequentato e pubblicizzato. Difficile non accorgersene.
Possibile che nel corso degli anni nemmeno un agente della Polizia locale sia mai passato da quelle parti?
Un bel po’ di chilometri a nord ovest e siamo sulla splendida spiaggia di San Nicolò, sulla costa di Buggerru (SU), dove il GrIG ha inoltrato analoga istanza (25 giugno 2021) riguardo il posizionamento di un chiosco per servizi balneari sulle dune.
Da sottolineare che l’area rientra nel sito di importanza comunitaria – SIC/zona speciale di conservazione – ZSC “Is Compinxius – Campo dunale di Buggerru – Portixeddu” (codice ITB042247), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora.
Le risposte pervenute sono state abbastanza sconcertanti.
Mentre sono in corso gli accertamenti del caso da parte della Guardia costiera di Portoscuso (nota prot. n. 6537 del 23 luglio 2021) e il Ministero della Transizione Ecologica – Direzione generale della Protezione della Natura ha chiesto conto (nota prot. n. 72275 del 5 luglio 2021) all’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna dell’effettuazione o meno del necessario procedimento di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), il Comune di Buggerru ha trasmesso (nota prot. n. 4721 del 9 agosto 2021) una serie di autorizzazioni uniche (l’ultima è la n. 3 del 31 maggio 2017), relativi pareri e la concessione demaniale marittima n. 125 del 4 settembre 2002, prorogata con atto n. 1 dell’1 aprile 2010.
Tutto a posto? Non pare.
Nel corso dell’inverno 2020-2021 il Rio Mannu, che sfocia attraverso la spiaggia, ha cambiato il suo percorso, per cui, con provvedimento Comune Buggerru – Area tecnica prot. n. 2854 del 3 maggio 2021, è stato cambiato il posizionamento del chiosco per la stagione estiva 2021.
Fatto sta che è stato riposizionato in ambiente dunale, dove “E’ sempre vietata la sosta e/o l’occupazione, ancorché temporanea, il calpestio delle dune e della relativa vegetazione. Per dune si intendono accumuli sabbiosi situati nell’area retrostante la spiaggia, disposti parallelamente alla linea di costa, di forma irregolare dipendente dalla direzione dei venti dominanti. Nelle dune indicate con appositi segnali è interdetto il transito e l’attraversamento” (art. 3, comma 1°, lettera g, secondo periodo, della determinazione D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegna prot. n. 140149 del 12 maggio 2021).
Così, Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale – S.T.I.R. di Iglesias ha infine informato (nota prot. n. 56328 del 12 agosto 2021) che “la Stazione forestale di Fluminimaggiore ha segnalato alla Procura della Repubblica di Cagliari, con specifica informativa del 30 luglio 2021, la violazione alla normativa paesistico – ambientale per opere eseguite in difformità al provvedimento unico n.03 del 31.05.2017 rilasciato dal Comune di Buggerru”.
Ma era così complicato riposizionare legittimamente il chiosco sulla (lunghissima) spiaggia senza interessare gli ambienti dunali?
Due casi, ambedue irregolari (per non dire altro).
Lungo tutto il litorale isolano, le spiagge fan parte del demanio marittimo (art. 822 e ss. cod. civ.), l’area in argomento è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre la fascia dei mt. 300 dalla battigia marina è tutelata con specifico vincolo di conservazione integrale (legge regionale Sardegna n. 23/1993).
E’ così difficile rispettare leggi e norme di tutela ambientale?
E’ così difficile lasciare in pace le dune?
E’ così difficile esercitare legalmente un’attività imprenditoriale, anche per rispetto dei colleghi che osservano leggi e pagano tasse?
E’ così difficile monitorare con continuità il proprio territorio di competenza?
Stefano Deliperi è il portavoce del Gruppo d’Intervento Giuridico odv