Migliaia di cittadini chiedono la salvaguardia dei Ficus di Cagliari
16 Dicembre 2021[Stefano Deliperi]
E’ stata spedita (13 dicembre 2021) al sindaco di Cagliari Paolo Truzzu la petizione popolare per la salvaguardia dei Ficus microcarpa del Viale Trieste, sottoscritta da oltre 4 mila adesioni nel giro di pochi giorni.
Esponenti del mondo culturale, commercianti, botanici, liberi professionisti, artisti, casalinghe, ambientalisti, giornalisti, studenti, soprattutto cittadini cagliaritani, di ogni orientamento politico, questi sono i firmatari della petizione promossa dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) che chiede formalmente al Comune di Cagliari “che venga salvaguardata e tutelata l’attuale via alberata rappresentata dal Viale Trieste, con i suoi esemplari ormai secolari di Ficus microcarpa, patrimonio ambientale e storico-culturale cittadino, vincolando qualsiasi progetto di riqualificazione viaria al mantenimento della presente alberatura, garanzia anche sul piano della salute pubblica per la Città”.
Ai sensi dell’art. 48 dello Statuto comunale, il sindaco o un suo delegato sono tenuti a rispondere.
Il progetto del Comune di Cagliari.
L’Amministrazione comunale di Cagliari ha approvato con deliberazione Giunta comunale n. 190/2021 del 12 novembre 2021 il progetto di fattibilità tecnico economica “Riqualificazione ambientale e paesaggistica del viale Trieste“, per un importo complessivo di 12 milioni di euro (6 milioni di fondi comunitari provenienti dal PON Metro – React EU).
Il progetto “nelle sue linee generali, intende soddisfare i fabbisogni di sicurezza stradale, mobilità lenta e verde pubblico con le seguenti finalità:
• migliorare la funzione viabilistica con la presenza delle componenti di traffico pedonale e veicolare attuale (privato, TPL urbano ed extra-urbano inclusa la linea filoviaria), riqualificando le aree di parcheggio;
• inserire la mobilità lenta e garantirne la fruizione in modo coordinato con le altre componenti di traffico;
• migliorare la fruibilità pedonale e l’attrattività degli spazi pubblici
• riqualificare l’area dal punto di vista paesaggistico-ambientale con attenzione al verde pubblico”.
Per quanto concerne la rigogliosa alberata di Ficus queste sono le intenzioni: “Gli interventi previsti per il verde pubblico consistono nel mantenimento della specie connotante il viale (Ficus Retusa) con razionalizzazione attuata mediante la sostituzione progressiva integrale del 50% dei Ficus Retusa con altra specie (PyrusChanticleer), e il rinnovamento progressivo integrale delle piante mantenute con nuovi esemplari giovani di Ficus Retusa da attuarsi entro 10 anni” (relazione generale, pag. 14).
In proposito, in seguito alle contestazioni conseguenti alla presentazione pubblica del progetto, vari esponenti dell’Amministrazione comunale cagliaritana (solo 8 Ficus “malati” da tagliare, altri 23 “sotto osservazione”, gli altri “salvi”) e, in particolare, il sindaco Truzzu han voluto precisare che si tratta solo di ipotesi, tuttavia il progetto è stato formalmente approvato con la scelta precisa e incondizionata della progressiva eliminazione degli storici Ficus e finora non è intervenuto alcun atto formale di revoca, nemmeno parziale.
Ha destato profonde perplessità, per esempio, l’affermazione da parte del sindaco Truzzu sulla propria pagina Facebook secondo cui i Ficus sarebbero da eliminare perchè “è morta una persona, scivolata con la moto sull’asfalto per via delle bacche… c’è poco da ridere”, quando basterebbe che ci fosse un ordinario e normale servizio di pulizia stradale (di competenza comunale). Se valesse un criterio simile, dovrebbe esser immediatamente chiusa la circolazione dei veicoli in tutte le vie cittadine dove sono state investite e uccise persone (fra i casi più recentiVia Tiziano,Via Bacaredda).
E’ vero che la folle scelta di far fuori gli storici Ficus può esser modificata in sede di progettazione esecutiva, ma allo stato non risulta alcun atto in proposito.
I Ficus di Viale Trieste.
Il Viale alberato di 233 esemplari di Ficus microcarpa (non retusa, come indicato in sede progettuale) è stato così realizzato nel 1925 (vds. Siro Vannelli, Il verde di Cagliari. Guida alle piante ed ai giardini della città, 1986). L’anno prima (1924) la sede stradale era stata asfaltata.
Come recentemente ricordato dalla pregevole mostra “Architetture Vegetali, le strade alberate di Cagliari”, curata dal prof. Marco Cadinu, docente di Storia dell’architettura, e dalla agronoma Tiziana Sassu e promossa dallo stesso Comune di Cagliari, “dalla fine del Settecento in poi a Cagliari come in tantissime città europee nuovi viali alberati trasformano l’immagine dello spazio urbano. Nelle antiche piazzeforti vengono pianificate importanti funzioni urbane oltre le mura e individuate nuove direttrici di espansione”.
Così venne risistemato il precedente Viale San Pietro (dalla Chiesetta di S. Pietro dei Pescatori, ultimo resto ancora vivo della S. Igia capitale giudicale) e nacque, negli anni ’20 del secolo scorso, il Viale Trieste con la sua imponente alberatura.
Da allora cattura anidride carbonica (CO2) e altri gas serra e dona ossigeno, ombra, fresche temperature ai cagliaritani, ai turisti e a chi frequenta la Città per lavoro.
Chi sono e che cosa fanno i Ficus di Viale Trieste ce lo dice Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica sistematica presso l’Università degli Studi di Cagliari, Direttore dell’Orto Botanico di Cagliari:
Il Ficus microcarpaL.f. (Moraceae) è una specie di fico originario dell’Asia tropicale e subtropicale, diffusosi a partire dall’Ottocento in diverse aree del pianeta.
Coltivato in climi mediterranei, può raggiungere i 20 metri di altezza e un diametro del fusto di circa 1 metro. Mostra una longevità media e in diverse città mediterranee si riscontrano esemplari di oltre 130 anni di età in perfetto stato fitosanitario.
Non soffre particolari attacchi parassitari e se potato in maniera adeguata mantiene una struttura facilmente gestibile nei contesti urbani e in particolare lungo i viali alberati, creando delle vere e proprie foreste lineari. Va evidenziato che rispetto a tante altre specie comunemente utilizzate nel verde urbano, non patisce gli eventi climatici avversi e raramente da luogo a collasso dello stipite.
Mostra una elevata resistenza alla siccità, ai suoli subsalsi e tollera temperature che non di rado possono andare al di sotto dello 0°C.
La densità della sua chioma consente un ombreggiamento molto elevato, una riduzione significativa delle temperature al suolo e dell’inquinamento acustico. Oltre a questo, presenta elevati coefficienti di immagazzinamento della CO2e un esemplare maturo ne riesce a stoccare oltre 220 kg annui, assimilandone circa 40 kg.
Per quanto attinente i principali inquinanti, un esemplare di Ficus microcarpa a maturità è in grado di abbattere annualmente 0,2 kg di O3, 0,1 kg di NO2, 0,2 kg SO2 e 0,1 kg di PM10.
Per contro il Pero cinese (PyrusChanticleer), misero candidato alla sostituzione degli storici Ficus, è un alberello che arriva ai 5-6 metri, incapace di fare ombra, poco longevo (vive 20-25 anni) e nel periodo dell’infiorescenza pare che puzzi in modo non indifferente.
Non sembra la soluzione ideale per le estati cagliaritane, lunghe cinque mesi, con 40 gradi all’ombra.
Decisamente poco intelligente spendere così una parte dei dodici milioni di euro stanziati per il progetto complessivo.
I vincoli ambientali e storico-culturali per la tutela dei Ficus.
Il Viale Trieste e le sue alberature sono tutelati con vincolo culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e beneficiano della tutela paesaggistica (bene paesaggistico d’insieme) in quanto ricadenti nella fascia costiera del piano paesaggistico regionale (P.P.R., 1° stralcio costiero esecutivo con D.P.RAS n. 82 del 7 settembre 2006). Due tratti ricadono in fasce di pericolosità idraulica individuate con studio di compatibilità idraulica allegato al piano particolareggiato del centro storico (deliberazione Consiglio comunale n. 41 del 20 aprile 2016, recepita dall’Autorità di bacino R.A.S. con deliberazione Comitato Istituzionale n. 4 del 17 maggio 2016).
Con istanza del 19 novembre 2021 il GrIGha già sollecitato l’applicazione delle disposizioni di tutela.
La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari ha rapidamente comunicato (nota prot. n. 2704 del 22 novembre 2021) che, in relazione “al progetto preliminare ‘Riqualificazione ambientale e paesaggistica del Viale Trieste’, del Comune di Cagliari”, non dispone di alcuna informazione.Pertanto, “preso atto di quanto comunicato l’Ufficio sta procedendo a contattare il Comune di Cagliari per i necessari approfondimenti”.
Il Servizio Parchi, Verde e Gestione faunistica dello stesso Comune di Cagliari afferma (nota del 26 novembre 2021) in pratica di non saperne nulla, “poiché le competenzerelative all’elaborazione ed alla realizzazione del progetto ‘Riqualificazione ambientale e paesaggisticadel Viale Trieste’ – Comune di Cagliari sono state assegnate al Servizio Opere strategiche, mobilita’,infrastrutture viarie e reti”.
Appare piuttosto surreale, ma si parla di una delle più rigogliose alberate storiche cittadine e il competente Servizio comunale non risulta coinvolto minimamente.
In ogni caso, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari dovrà esprimere i propri pareri preventivi e vincolanti (artt. 21 e 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) sul progetto di riqualificazione del Viale.
Migliaia di cittadini hanno detto come la pensano per difendere il proprio ambiente urbano, la propria salute, l’identità storico-culturale di Cagliari.
Al Sindaco di Cagliari si chiede una cosa di semplice buon senso: qualsiasi progetto di riqualificazione del Viale Trieste non può che incentrarsi proprio sul mantenimento della caratteristica fondamentale rappresentata dall’alberatura storica di Ficus.
Sì agli alberi, si a una migliore vivibilità cittadina!
Stefano Deliperi è il portavoce di Gruppo d’Intervento Giuridico odv