No alla realizzazione del terzo modulo di discarica a Villacidro
16 Luglio 2020[red]
Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Assemblea Permanente di Villacidro contraria alla realizzazione del terzo modulo di discarica a Villacidro.
E così, mentre la Villaservice cade a picco per mancanza di rifiuti indifferenziati e organico e presto verrà messa in liquidazione con dei danni enormi per i dipendenti e per i comuni soci (primo tra tutti Villacidro con il suo 42% di quote), il Consorzio industriale di Villacidro continua nella sua folle idea di realizzazione del terzo modulo della discarica.
Un terzo modulo perfettamente inutile, proprio perché a Villacidro oramai da tempo non arrivano più rifiuti, ma che costerà alle casse pubbliche un totale di ben 15 milioni di euro, di cui 5,5 milioni già appaltati!
Soldi buttati via, perchè invece di essere utilizzati per la realizzazione di impianti di eccellenza per la lavorazione delle frazioni valorizzabili (plastica, vetro, carta ecc.) o di essere investiti in progetti innovativi di reale interesse e utilità, vengono letteralmente buttati via per creare un’opera inutile e impattante, perchè mai potrà essere adeguatamente utilizzata. Un’opera tra l’altro che va a finire proprio a ridosso del canile comunale, non bastassero i moduli già presenti a impestare l’aria e renderne incomprensibile e totalmente insensata la sua dislocazione.
Mentre Consorzio Industriale e Villaservice si scannano in tribunale per stabilire chi deve fare che cosa, per denunciare mancati versamenti di quote o mancate esecuzioni di lavori, Villaservice muore e il Consorzio mette una seria ipoteca sul suo futuro sperperando parte del suo tesoretto nella realizzazione di un monumento alla cecità.
La corte dei conti e gli enti preposti al controllo dovrebbero verificare e immediatamente bloccare questo salasso che rischia di compromettere ulteriormente le aspettative del nostro territorio e impedirà al Consorzio Industriale di realizzare altre e più importanti opere infrastrutturali, utili a dare lavoro, tutelare l’ambiente e creare quelle importanti connessioni nel tessuto economico villacidrese, necessarie a fare impresa e realizzare filiere sane, consoni e compatibili con il nostro territorio e le nostre comunità.
La cecità del Consorzio è evidente e così anche la totale mancanza di buon senso, che più di ogni altra cosa la Pubblica Amministrazione deve utilizzare nel suo agire. Dopo che la Ditta realizzerà in 390 giorni (come da calendario presentato in sede di gara) l’opera, dopo che vi avranno lavorato sì e no 20 maestranze, che cosa rimarrà al territorio? Un immenso vascone vuoto. Vuoto come sono vuote le idee di chi ad ogni costo l’ha voluto realizzare. E vuoto come sono vuote le parole di chi, solo a parole, appunto, ha fatto finta di opporsi.
In risposta alle affermazioni del presidente del consorzio industriale di Villacidro, Luca Argiolas Assemblea Permanente si dichiara esterefatta per l’accusa di “poca sensibilità per i livelli occupazionali e il territorio”, dal momento che sono note e certificate le numerose occasioni pubbliche, le interrogazioni in consiglio comunale e le note stampa, fatte negli ultimi 5 anni in cui Assemblea Permanente ha posto sempre l’accento sul rischio che proprio il terzo modulo della discarica avrebbe rappresentato per i lavoratori presenti e gli eventuali futuri. Sempre è stato detto che con la realizzazione del terzo modulo si rischia il tracollo dei livelli occupazionali del territorio, già ampiamente compromesso dalle scelte scellerate compiute negli anni.
Assemblea Permanente rispedisce al mittente anche l’accusa di non conoscere il Piano regionale dei Rifiuti che, se fosse stato letto con attenzione dal Presidente Argiolas, che accusa altri evidentemente di colpe sue, riporta a chiare lettere che proprio per Villacidro non sono destinate quote di rifiuto secco tali da giustificare un opera di 900 mila Tonnellate di capacità. Per Villacidro non c’è nulla, e non c’è nulla per Villaservice i cui impianti se non vengono trasformati per il trattamento spinto dei rifiuti, inclusa la lavorazione degli scarti di macellazione che proprio il presidente Argiolas ha negato per autorizzare invece una società privata del Sulcis iglesiente all’interno dello stesso consorzio industriale, Villaservice non avrà allora garantito neppure un euro per sostenere le spese e pagare i lavoratori e le lavoratrici, oggi ostaggio di un braccio di ferro tra Consorzio e Villaservice e della cecità di una politica di un grande sperpero di denaro pubblico. Denaro che – ribadiamo- sarebbe servito proprio a garantire i posti di lavoro attuali e magari aumentarli, renderli duraturi e sicuri dal punto di vista del tempo, della salute delle persone, dell’ambiente e del territorio.
Pertanto, vista la gravità delle accuse, invitiamo il Presidente ad un incontro pubblico in cui confrontarci dati alla mano sul Piano Regionale dei rifiuti e sulla effettiva utilità del Terzo modulo davanti a cittadini e cittadine, ai lavoratori e lavoratrici stanchi di essere presi in giro.