Obama e l’effetto serra
7 Novembre 2008
Redazione
Obama e l’effetto serra. L’elezione di Obama a Presidente degli Stati Uniti d’America segna una rilevante discontinuità rispetto alla tremenda era Bush, un importante simbolo antirazzista e antidiscriminatorio potenziato, nel suo primo e intenso discorso di saluto, dal riconoscimento delle pari opportunità per tutti nell’accesso ai diritti fondamentali dell’uomo. Speriamo che i riflessi sul pianeta di queste nuove tendenze possano essere significativi e contagiosi.
Ma più ancora dell’elemento razziale sarà importante il ruolo che il nuovo presidente cercherà di attribuire agli USA nella geografia dell’Impero, compresa la questione palestinese e le guerre ancora in corso in Asia. Altrettanto decisive saranno le scelte per fronteggiare l’attuale crisi economica e finanziaria. Noi ci auguriamo che la discontinuità col passato rappresenti una costante della politica del nuovo presidente. Questo cambiamento sarà possibile se continuerà ad essere sorretto da un forte consenso popolare.
E in Italia? In Sardegna? In Italia il nuovo corso di Barack Obama non renderà certamente facile il dialogo con i forti elementi razzisti e neo-fascisti del governo italiano, da poco simbolizzati dall’aggettivo di ‘abbronzato’ usato da Berlusconi nei confronti di Obama. Per il nostro paese, e soprattutto per il Presidente del Consiglio, una scandalosa vergogna planetaria.
In Sardegna ci viene subito in mente il G8 del 2009. Ci sarà Obama, che pare abbia in mente un nuovo piano di limitazione delle emissioni di gas serra non esattamente in linea con quanto prodotto da Bush, e di recente da Berlusconi in sede europea. Una contraddizione probabilmente da aprire con il nostro governo nazionale.
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Trecento metri ci sembran pochi.
Lettera aperta al Consiglio Regionale
5 novembre 2008
Al Presidente del Consiglio Regionale Giacomo Spissu
Ai Consiglieri Regionali della Regione Autonoma della Sardegna
Al Presidente della Giunta Regionale Renato Soru
All’Assessore alla Difesa dell’Ambiente Cucito Morittu
All’Assessore agli Enti Locali, Finanze e Urbanistica Gian Valerio Sanna
All’Assessore alla Pubblica Istruzione, Beni culturali, Spettacoli e Sport Maria Antonietta Mongiu
Constatato che in Consiglio Regionale è in corso il dibattito per l’approvazione di una nuova legge urbanistica (proposta di legge regionale n. 11-204-290/A in materia di governo del territorio) che all’ art. 49, comma 1°, lettera f prevede l’abrogazione integrale della legge regionale n. 23/1993 e in specifico della fascia di 300 metri di rispetto integrale dalla linea di battigia, già decisa da disposizioni di legge vigenti; considerato che ogni dieci anni circa il vincolo è stato progressivamente ampliato dal legislatore sardo (negli anni Settanta 150 metri, negli anni Ottanta 300 metri), si invitano i Consiglieri Regionali, partendo dalle norme nazionali, a non indebolire ma piuttosto a rafforzare e ampliare in maniera consistente tali difese, dedicando l’incremento al territorio.
Si tratta anche di un atto dovuto ai morti sardi per le alluvioni di questi giorni e a quanti subiscono non solo a Capoterra, ma in tutta l’isola, danni fisici, morali ed economici per la debolezza e l’inosservanza di norme, misure e opere di tutela.
ASSOCIAZIONE LUIGI PINTOR/ IL MANIFESTO SARDO
GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO
AMICI DELLA TERRA
CAGLIARI SOCIAL FORUM
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Liberi di informare. Serata per Il manifesto
‘Una nuova emergenza bussa alle nostre porte. Ha qualcosa di simile alle tante dei nostri 37 anni di vita, perché sempre di bilanci in rosso si tratta. Ma è molto diversa da tutte le altre che l’hanno preceduta, perché stavolta non si tratta di raccogliere qualche soldo per sopravvivere ma di trovare le risorse per una battaglia di libertà che non riguarda solo noi’.
– DISCUSSIONE CON TOMMASO DI FRANCESCO
– LETTURE DA “IL MANIFESTO” E TESTIMONIANZE DEGLI ATTORI E ATTRICI SARDI, A CURA DI RIVERRUNTEATRO
NEL CORSO DELLA SERATA UN GRUPPO DI ARTISTI ILLUSTRERÀ UN’INIZIATIVA A SOSTEGNO DEL MANIFESTO
CAGLIARI, SABATO 15 NOVEMBRE ORE 17,00. SALONE DELLA SOCIETÀ UMANITARIA, VIALE TRIESTE N. 126