Oltre il Gazometro
17 Agosto 2020[red]
Nelle scorse settimane si è costituito il Comitato cittadino “Oltre il Gazometro”, a cui hanno già aderito numerose associazioni, comitati di quartiere, partiti e singoli cittadini di Sassari per chiedere al Sindaco e all’Amministrazione Comunale la riqualificazione dell’area di via XXV Aprile.
Il Comitato ha avviato una campagna di sensibilizzazione raccogliendo già centinaia di firme dei cittadini, anche attraverso una petizione online appena lanciata che è possibile sottoscrivere al seguente link: http://chng.it/pQ9KXz8NMv.
Il progetto per la costruzione del centro intermodale risale a circa 30 anni fa, e ancora non è stato realizzato. L’area originariamente individuata per la sua collocazione era quella nota come gazometro. Oggi questa amministrazione comunale ha deciso d collocare il centro intermodale in un’area vicina alla stazione ferroviaria e di destinare il Gazometro a parcheggi a raso. Tuttavia, ci preme sottolineare che la mobilitazione del comitato Metrotramvia per una mobilità che colleghi centro storico con gli altri quartieri della città ha ottenuto un primo risultato. Infatti, l’area individuata dall’Amministrazione comunale per costruzione del centro intermodale è quella individuata dal progetto del comitato Metrotramvia.
Questo fatto induce ottimismo e ha spinto diverse associazioni, comitati di quartiere, organizzazioni politiche, cittadine e cittadini a promuovere la nascita di un comitato spontaneo “Oltre il gazometro” per chiedere alla amministrazione comunale di bonificare e riqualificare l’area del Gazometro tra corso Vico e via XXV Aprile.
Il completamento della bonifica dell’area gazometro risponde all’esigenza dei parcheggi manifestata dagli abitanti e dai commercianti del quartiere, mentre il suo recupero polifunzionale con la creazione di un parco sovrastante risponde all’esigenza di avere aree di socializzazione e fruibilità per tutte le fasce di popolazione, e insieme rappresentano un primo tassello per una città vivibile e moderna.
Per tutte queste ragioni il Comitato Oltre il gazometro ha lanciato una campagna per la raccolta di firme per la il completamento della bonifica per tutta la profondità necessaria al fine di mettere in sicurezza l’area e le falde acquifere sottostanti, utilizzando le migliori tecnologie ecosostenibili di biorisanamento dei suoli inquinati, dopo un’accurata caratterizzazione della qualità e quantità degli inquinanti presenti. Questo consentirà di adibire questa area a parcheggio sotterraneo, utilizzando il dislivello già esistente tra Corso Vico e via XXV Aprile, riducendo l’impatto e il costo dello scavo. Nel parcheggio dovrà essere riservata una congrua percentuale di stalli per i residenti del quartiere, a titolo gratuito. L’area sovrastante il parcheggio dovrà essere destinata a una infrastruttura alberata, uno spazio verde fruibile, attrezzato con fontane, prese d’acqua potabile e infrastrutture per lo sport amatoriale, panchine. Questa area riqualificata sarà un luogo di socializzazione, benessere fisico, all’aperto utile per migliorare la qualità del risiedere in centro storico; svolgerà una funzione benefica e ricreativa e di infrastruttura ecologicamente meno impattante (abbattimento delle temperature elevate in estate, riduzione della CO2, funzione estetica) del solo parcheggio scambiatore per tutti coloro che vorranno usufruire dei servizi che la zona può offrire; diventerà un primo modello di riqualificazione urbana del centro storico che potrà essere utilizzato anche in altre aree della città.
Per questo il comitato chiede alle forme organizzate della società, alle cittadine e ai cittadini di aderire al comitato e di sostenere e promuovere la campagna della raccolta firme.
Hanno già aderito: Comitato cittadini e commercianti corso Vico; Comitato centro storico; I Comitati di quartiere di Latte dolce e Santa Maria di Pisa; Rizzeddu e Monserrato; Sant’Orsola; Liberu; Generalternative; Comitato Metro tramvia; Auser Rizzeddu Monserrato. Franco Zazzu, Matilde Schirru, Emmanuele Farris, Carmelita Scano, Davide Grisorio, Bruno Paba, Teresa Marras, Pietro Marongiu.
*Fonte immagine: La Nuova Sardegna