In vista delle prossime elezioni regionali non sarebbe male se sul manifesto sardo si avviasse un dibattito per contribuire a una rinnovata compagine di sinistra unita e alternativa, sia al governo sardo leghista e sia ai soliti cliché di palazzo.
L’associazione “Rete Warfree – Lìberu dae sa gherra” – aderisce alla manifestazione organizzata a Cagliari il prossimo 2 giugno dal movimento “A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna”, con raduno a Marina Piccola (Poetto) alle ore 16:00.
Foto di Simone Sechi, sinxphotography, murale di Giulio Ledda
[Francesco Casula]
Martedì 20 maggio scorso ricorreva il 545° anniversario della sconfitta di Macomer, una data infausta per la Sardegna e i Sardi: con essa moriva infatti il sogno dell’Indipendenza.
Prima storia: il disegno “Mani che disegnano” dell’incisore Maurits C. Escher (1898-1972) è una delle sue opere più famose che rappresenta due mani sopra un foglio puntellato su un tavolo da disegno che mostra due mani, ognuna impegnata a disegnare l’altra.
In questi giorni è ampiamente sotto gli occhi dei sardi la monumentale ambiguità e ipocrisia con cui si porta avanti il programma di implementazione ad oltranza del sistema finanziario-industriale-militare in Sardegna e in Italia.
Pensare al futuro del servizio sanitario nazionale e regionale significa rivedere cosa ha davvero funzionato, e cosa meno, nei primi 45 anni della sua esistenza.
Mercoledì 24 maggio ci è stata notificata dai nostri legali la sentenza del Tribunale di Cagliari con la quale si accoglie il ricorso depositato dal Commissario liquidatore di ATS Sardegna contro ASARP.
Giunta alla terza edizione, dopo 11 ristampe, il libro edito da Grafica del Parteolla “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” di Francesco Casula si avvia verso la 168ª presentazione.
Il movimento A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna ha convocato per il due giugno una manifestazione a Cagliari con concentrazione alle 16.00 da Marina Piccola di cui pubblichiamo la nota.
Sopraffatto dal proprio monologo quasi non la vedeva più. In realtà il volto di lei non gli diceva quasi niente. Gli era familiare per quel tanto che Lawrence aveva fantasiosamente classificato come “sardo di tipo eschimese”, alludendo agli occhi obliqui, scuri, nel viso piuttosto tondeggiante di certuni.
La mattina del 12 maggio alcuni organi di stampa hanno deciso di far emergere i legami tra i propri interessi con quelli delle forze dell’ordine. Nemmeno con tutte le forze dell’ordine ma solo con qualche piccola stanza della questura. Un po’ come la trama del vecchio ma sempre attuale film del 1972 Sbatti il mostro in prima pagina diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da uno straordinario Gian Maria Volonté.