Arriva a Guspini, in prima regionale, giovedì 3 agosto (ore 21.30) Hybris l’ultimo lavoro della coppia Antonio Rezza e Flavia Mastrella nel Piazzale Anglosarda (fronte Galleria) della Miniera di Montevecchio.
Secondo il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata le materie per le quali sono necessari livelli essenziali di prestazioni (LEP) non possono essere trasferite dallo Stato alle Regioni prima della definizione stessa dei LEP, al fine di garantire in tutto il territorio nazionale un livello di prestazioni minime, evitando che il trasferimento di competenze alle più ricche Regioni del Nord determini un peggioramento dei servizi per i cittadini del Sud.
Chi ha conosciuto l’atmosfera dei processi di metà degli anni 80 ha potuto apprezzare come, a parte le consuetudini e di rapporti personali, il processo fosse un avvenimento dove l’avvocato rappresentava un ospite più o meno gradito, e dove non era raro assistere alle scuse palesi di desolati presidenti del Tribunale al pubblico ministero in caso di assoluzione, mentre gli avvocati, soprattutto se non appartenenti a determinati circoli o confraternite, erano spesso relegati al ruolo di comparse di contorno.
Il 27 luglio le attiviste e attivisti al Climate Social Camp sono partite per una pedalata resistente. Il corteo si è fermato davanti al comune dove è stato affisso uno striscione: “Basta svendere città e parchi! Difendiamo tutto”.
La gravissima situazione che da diciotto mesi stanno affrontando i bambini e i loro parenti nel reparto di Oncoematologia Pediatrica nell’Ospedale Cao già ex Microcitemico di Cagliari deve ricevere risposte immediate dalla Asl 8 e dall’Assessorato alla Sanità.
Una decina di anni fa con una ventina di amici, attivisti, professionisti di vari settori, docenti universitari, imprenditori, giornalisti ecc., intorno ad un personaggio di rara coerenza tra le parole e i fatti come Don Ettore Cannavera, abbiamo dato vita ad una associazione dal nome Terra di pace e solidarietà.
Delle ultime elezioni parlamentari e presidenziali in Turchia possiamo affermare con ragionevole certezza che il loro sistema elettorale antidemocratico è nato per distruggere le minoranze e in particolar modo il popolo curdo che rappresenta il 18% della popolazione della Turchia.
Esiste un soggetto politico della sinistra sarda che sia percepito come spazio accogliente e riconoscibile di pratiche di liberazione e di autodeterminazione? No. Almeno non ancora. Eppure, ci sono alcuni motivi che mi spingono a sostenere l’idea che alle prossime elezioni regionali una lista delle sinistre sarde nel campo largo possa superare il Pd, i cinque stelle e guidare la coalizione progressista e di centrosinistra.
La crisi del Servizio Sanitario pubblico in Sardegna ha finalmente posto all’attenzione la necessità di riorganizzazione delle Cure primarie e territoriali.