Diverse volte il 28 gennaio, in occasione dell’anniversario del martirio di Salvatore Corrias, sono stato alla cerimonia di San Nicolò Gerrei a rappresentare l’ANPI e ad onorare la sua memoria. Anche a Como dal 28 gennaio del 1946 lo si ricorda in una apposita cerimonia promossa dalla Guardia di Finanza, dall’ANPI e dalle altre associazioni partigiane, dal Comune e dalle Associazione dei Sardi. Chi era Salvatore Corrias e perché lo ricordiamo il 28 gennaio in continuità con la Giornata della Memoria?
Si presta perfettamente il dramma shakespeariano “La tempesta” ad essere rappresentato e a rappresentare una casa di reclusione e i suoi ospiti, una nave nella tempesta e il fortunoso approdo in un’isola, nell’isola che è un luogo di pena per chi la tempesta l’ha attraversata davvero.
Ci eravamo appena liberati dall’iper-nuraghe di Monte Urpinu a Cagliari, la reggia di Aristeo come venne denominata da autorevoli studiosi, abbattuto dai moschetti francesi (maledetti, anzi maudits!) ed ecco riemergere dalle limacciose profondità dello Stagno di Cabras (Mar’e Pontis per noi indigeni) un nuraghe, anzi sei nuraghi, non sia che siamo meno di Cagliari.
Nel nono cerchio dell’Inferno, Dante, mosso da drammatiche esperienze personali e ferite ancora lancinanti, punisce gli ipocriti e i traditori (principalmente della fiducia e benevolenza dell’altro) con sofferenze atroci: i dannati sono conficcati in vario modo in una enorme distesa di ghiaccio e subiscono torture indicibili da parte dei demoni, tra cui Lucifero in persona.
La sconcertante proposta di una commissione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari – “autentico orrore indegno di un Paese civile”, così li aveva definiti il Presidente della Repubblica Napolitano – sono stati chiusi, dopo una lunga battaglia civile, con la legge di riforma n. 81 del 2024.
Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale nazionale e il Comitato di Brescia esprimono solidarietà alle esponenti e agli esponenti di Extinction Rebellion Italia, Ultima generazione e Palestina libera che lunedì 13 gennaio davanti all’ingresso dell’industria bellica “Leonardo s.p.a” hanno pacificamente manifestato per la libertà del popolo palestinese, contro la guerra e l’invio di armi e hanno subito forme di repressione inaccettabili.
Ma che bella notizia: al suon di pifferi e tamburi, Assessori regionali, Sindaci, il Commissario governativo han avuto la gioia di annunciar per l’ennesima volta l’ennesima ripartenza dei lavori della diga di Monte Nieddu – Is Canargius, nel bel mezzo dei boschi del Sulcis.
All’inizio di ogni anno il calendario vecchio è sostituito da quello nuovo. Per molti si tratta di un semplice atto meccanico, nel senso che un anno vale l’altro perché nulla cambia.
Non so a chi può interessare quello che accade all’interno delle nostre aule scolastiche, certo la maggior parte di noi lo sa già perché, a vari livelli, la scuola l’ha frequentata, ovviamente mi riferisco a quelle generazioni che hanno beneficiato dei vantaggi apportati dalla scuola dell’obbligo.
Del pasticciaccio brutto di via Roma, già si è parlato assai, e si continuerà a parlarne. Peraltro, al di là delle disquisizioni di carattere giuridico, trasuda, prorompente, l’appartenenza di schieramento dei commentatori, com’è giusto che sia.
Better Man di Michael Gracey, definito e presentato come un biopic su Robbie Williams, cosa che certamente è, non prevede una conoscenza o un apprezzamento pregressi di Williams come artista, per essere visto, gustato, e per risultare un film — molto — interessante.
La notifica del Collegio di garanzia della Corte d’Appello, basato su presunte irregolarità nei rendiconti elettorali della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde ci racconta tante cose.