[Giancarlo Nonis]

Il Servizio Sanitario pubblico in Sardegna nel giro di pochi anni è disceso agli ultimi posti, la conferma sono le liste di attesa e le ambulanze in attesa con i pazienti fuori dai Pronto Soccorsi.

Anche i dati nei due SIN della Sardegna confermano la grave situazione sanitaria, dove i decessi per tumore, sono in aumento, i dati sono quelli dal 2006 al 2013, purtroppo da dieci anni nulla è stato reso pubblico. Sono stati rilevati anche i casi di incidenza neoplastica nella età pediatrica, in particolare di linfoma non Hodgkin. Nel SIN di Sassari e Porto Torres sono 77 i nuovi casi tumori, i più diffusi sono al colon-retto e al polmone ma sono aumentate anche le malattie respiratorie acute. I malati di mesotelioma causati dalle fibre di amianto sono in aumento, ma viene evidenziato che ci sono carenze nei controlli degli esposti all’amianto.

Così come è confermato che il particolato, gli ossidi di zolfo e il biossido di azoto, nella atmosfera possono contribuire allo sviluppo delle malattie, così come l’esposizione in ambito lavorativo ai metalli pesanti come cadmio, piombo, mercurio ed arsenico che causano malattie renali gravi. Nel SIN che parte da Assemini per comprendere il Guspinese e il Sulcis Iglesiente compresa la fascia costiera da Sarroch in avanti sino a Teulada la situazione è purtroppo analoga a quella del nord ovest della Sardegna.

A causa della carenza di dati si rileva comunque un aumento di cancro allo stomaco, mentre nei maschi la pleura ha un’alta incidenza, tra le donne è l’asma ad avere un aumento dei casi. Aumentano anche i casi ricovero per malattie dell’apparato urinario. Le malattie dell’apparato respiratorio si rileva che è causato dai dati rilevati costantemente dell’inquinamento atmosferico. Sul cancro al polmone si rileva il ruolo negativo del particolato i famosi e tristi pm2,5 e 10, gli ossidi di zolfo e composti organici volatili emessi dalle industrie presenti. Mentre nel Guspinese la pneumoconiosi, è una infezione regalo tragico dell’attività mineraria.

Lo studio fa notare che una cattiva comunicazione è la causa ancora dei ritardi negli screening oncologici del colon retto, mammella e utero. È noto da tempo che si muore di cancro più al Sud che al Nord Italia, dove si aderisce più convintamente ai controlli gratuiti previsti nelle aziende sanitarie.  Si rileva anche che una comunicazione errata può portare i cittadini a sottovalutare uno stile di vita sbagliato, quali alimenti poco mediterranei o un abuso di fumo ed alcolici, fino a ritenere che il cancro sia solo un prodotto dell’inquinamento prodotto dalla industria, da una agricoltura e allevamenti colmi di veleni e medicine o dalle nostre piccole ma inquinatissime città.

Rileviamo così come lo pone con chiarezza lo studio Sentieri 2019 che la carenza di dati è frutto della assenza di un Registro Tumori del Sud Sardegna così come è assente il registro dei casi mesotelioma ovvero degli esposti all’amianto. questo nonostante nello scorso anno il Parlamento abbia approvato alla unanimità la realizzazione ed obbligo del Registro Nazionale Tumori. e del referto epidemiologico formidabile strumento per una istantanea delle patologie in atto in un determinato territorio.

Noi del Comitato Sa Luxi siamo nati nel 2015 e proseguiamo la nostra azione nei confronti degli organismi regionali sanitari affinché venga al più presto realizzato il Registro regionale Tumori della Sardegna istituito nel 2012 mai reso funzionante salvo a Sassari e Nuoro con dei registri provinciali resi precari dalla carenza di personale e in particolare manca nel sud dell’isola che comprende come già detto il più grande SIN d’Italia e oltre un terzo della popolazione sarda.

Giancarlo Nonis è il presidente del Comitato Sa Luxi pro Registro Tumori