Perché la legge sulla pianificazione equa della Sardegna può fermare gli speculatori del sole e del vento
5 Dicembre 2024[Roberto Loddo]
La giunta Todde ha di fronte una sfida estremamente difficile. Se il complesso disegno di legge 45/A sulla pianificazione equa funzionerà, la Sardegna si sarà dotata di un valido strumento di tutela degli interessi dell’isola contro gli speculatori del sole e del vento. Uno strumento di tutela che dichiara che oltre il 98 per cento del territorio sardo è classificato come “area non idonea” per l’installazione di impianti di energia rinnovabile.
Pur non avendo sostenuto con il mio voto questa maggioranza sono soddisfatto dell’elaborazione unitaria che ha portato all’approvazione della prima legge regionale in Italia post dlgs n. 199/2021.
Se questo disegno di legge non funzionerà, l’impatto sarà così catastrofico che metterà in discussione i principi autonomistici e dell’autogoverno che sono alla base della nostra democrazia statutaria.
Condivido le preoccupazioni del mio amico Antonio Dessì sperando che con questa legge si possa avviare una buona programmazione energetica democratica che rispetti i territori e le comunità, che sia cessata la materia del contendere costituzionale che pendeva sulla legge regionale n°5 e che il governo non impugni più nulla.
Se avverrà il contrario, dovremo seriamente prendere in considerazione un percorso democratico e partecipato di tutto il popolo sardo, un percorso nuovo e costituente che porti ad una consensuale revisione del rapporto che lega la Regione Autonoma della Sardegna allo Stato italiano.
Se avverrà il contrario, non servirà a nulla costruire pupazzi con i volti dei consiglieri regionali, dei componenti della giunta e della presidente. Se fosse davvero utile a qualcosa, ne farei costruire pure uno con mio volto da mettere sotto l’albero di Natale.