Ancora sul G8

16 Giugno 2008

Redazione

Pubblichiamo la mozione n. 174 presentata al Consiglio Regionale della Sardegna dai consiglieri della Sinistra Autonomista (Rifondazione Comunista, PdCI, Sinistra Democratica) sul prossimo incontro dei G8 a La Maddalena. Ci sembra emblematica di una cultura della dipendenza che spesso abbiamo registrato e criticato negli atteggiamenti della sinistra. Che si chieda alla Giunta Regionale, di cui si fa parte, una maggiore trasparenza sul significato di questa iniziativa e sulle opere che verranno realizzate ha dell’incredibile! È da un anno che la Giunta Regionale e il suo Presidente dichiarano che l’incontro dei G8 è un evento storico di grande importanza, addirittura un risarcimento per i danni subiti dai maddalenini nel corso di questi decenni: che altro può aggiungere il Presidente Soru? Come si fa a non capire che la presenza dei G8 in Sardegna segna una continuità con le politiche del passato e che si vogliono perpetuare le differenze economiche e culturali che esistono tra i paesi ricchi e quelli poveri? Che è una palese sostituzione antidemocratica dell’ONU? E come non sottolineare che le nuove possibilità di lavoro, di cui tanto si parla, saranno poche e limitate nel tempo; e che quando sarà terminata la costruzione degli alberghi a 5 stelle ci troveremo con una nuova area della nostra isola sottratta all’uso dei cittadini sardi e consegnata ai signori delle speculazioni edilizie?

I compagni di Sinistra Autonomista farebbero bene, in questo scorcio di legislatura, ad assumere iniziative più credibili e soprattutto in sintonia che le aspettative di quella vasta area sociale che rappresentano, oggi forse con minore legittimazione rispetto al passato.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Mozione n. 174

MOZIONE URAS – LANZI – SERRA – CUGINI – DAVOLI – FADDA Giuseppe – LICHERI – PISU sullo svolgimento del vertice internazionale denominato G8, sulla quantità e qualità dei programmi e degli interventi previsti, nonché sulle procedure per la loro realizzazione in relazione alla corretta applicazione delle vigenti disposizioni di legge in materia di appalti, di urbanistica, di tutela paesaggistica e ambientale, di proprietà, possesso e gestione dei beni pubblici nel rispetto integrale delle competenze attribuite dalla legge alle autorità regionali e locali.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– per l’anno 2009 è previsto lo svolgimento in Sardegna, a La Maddalena, del vertice denominato G8;
– la natura di detto evento non è definita né regolata in alcun modo da nessun patto, trattato o convenzione di diritto internazionale;
– detta decisione è stata adottata dal Governo nazionale senza alcun coinvolgimento delle istituzioni parlamentari della Sardegna;
– ancora, ad oggi nulla è dato sapere, dalle fonti e nelle forme ufficiali, sui programmi e sulla qualità degli interventi inerenti opere pubbliche, relativi finanziamenti, opere private convenzionate, destinazione finale dei beni pubblici, procedure garantite di assetto territoriale e di rispetto ambientale in conformità alle leggi e alle normative di pianificazione vigenti;
– i decreti governativi centrali che si susseguono aprono la strada a procedure eccezionali, derogatorie, peraltro coperte da segreto di Stato, in materia urbanistica, paesistica, di appalti e forniture, materie nelle quali interviene la competenza talora esclusiva talora concorrente, della Regione autonoma della Sardegna, non solamente a livello dell’esecutivo, ma soprattutto a quello legislativo;
– comunque, un evento eccezionale, esterno, per niente trasparente, democratico e garantista nelle finalità e nei modi che usualmente adotta, non può costituire ragione o causa di sconvolgimento né della programmazione regionale dello sviluppo, né dell’ordinato svolgimento delle attività sociali ed economiche dell’Isola;
– purtroppo non risultano evidenziati i tratti innovativi che in diverse circostanze persino le leggi della Regione e dello Stato (articoli specifici della finanziaria nazionale e di quella regionale) hanno indicato, e cioè: promozione dei diritti umani, delle comunità e dei popoli, il programma concordato Regione – Stato relativo alla realizzazione di un complesso di infrastrutture sociali e di servizi civili contestualmente finalizzato alla occupazione stabile, alla salvaguardia ambientale e alla cooperazione euromediterranea;
– l’anno 2008 è dichiarato dall’ONU dedicato alla difesa ed alla promozione dei diritti umani e il rispetto di tali valori, primariamente, deve richiedere la Sardegna a tutte le potenze del mondo;
– per tutto ciò risulta di assoluta urgenza che tutti i poteri dell’autonomia, a livello istituzionale e sociale, siano resi partecipi di tutte le iniziative che, a qualsiasi titolo, coinvolgano i poteri, le risorse, i beni comuni e le prospettive di assetto e di sviluppo a livello locale;
ritenuto inammissibile ogni intervento o procedura derogatori in materia di tutela ambientale, paesaggistica e di regolazione urbanistica, di trasparenza e pari opportunità nelle attività economiche e nella dotazione infrastrutturale territoriale, di disponibilità e destinazione dei beni pubblici regionali, e conseguentemente inaccettabile la sottoposizione di tali interventi e procedure al segreto di Stato,

impegna il Presidente della Regione

a riferire al Consiglio su tutti gli atti preparatori del G8 che attengono all’esercizio dei poteri regionali garantiti dalla Costituzione,

impegna il Presidente della Regione e l’intera Giunta regionale

1) a favorire, nel quadro del previsto incontro degli otto capi di Stato e di Governo in Sardegna, ogni possibile confronto e verifica dell’effettivo rispetto dei diritti fondamentali delle persone e dei popoli, in ogni parte del mondo, diritto alla pace, all’accesso alle risorse e alla fruizione dei beni comuni, alla salute, all’istruzione, allo sviluppo proprio nel rispetto dell’ecosistema, all’autodeterminazione e alla cooperazione solidale;
2) a promuovere e sostenere, in funzione di tali predetti obiettivi, tutte le iniziative di intervento sociale, culturale e di cooperazione solidale che il sistema istituzionale di base ed il vasto e qualificato tessuto del volontariato esistente in Sardegna può rappresentare e svolgere;
3) a dedicare “Sa Die de sa Sardigna” e le manifestazioni annuali del 2009 alla promozione della Sardegna come “terra di pace e di amicizia fra i popoli”, in coerenza con la dichiarazione unanime del Consiglio regionale del 2003;
4) ad associare, fattivamente ed in modo coordinato, nelle iniziative di promozione dei diritti umani e della cooperazione solidale, le associazioni dei sardi emigrati e le specifiche istituzioni sarde operanti in merito.

Cagliari, 2 aprile 2008

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