Primo round a Nuoro

1 Novembre 2020

[Graziano Pintori]

Il primo round elettorale a Nuoro vede la compagine progressista e tendenzialmente di centrosinistra del sindaco uscente Andrea Soddu, in vantaggio di quattro punti percentuali rispetto allo schieramento marcatamente di destra.

Si tratta di un risultato politico importante, perché dimostra che i partiti tradizionali della sinistra non sono decisivi per fermare la destra. Su questo risultato, però, bisogna tenere conto del fatto che l’alleanza della destra ha preso più voti del proprio candidato sindaco Pietro Sanna, mentre è successo il contrario con la compagine guidata dal sindaco uscente. Questo fatto potrebbe minare il risultato finale favorevole a Soddu, per il semplice motivo che la compattezza della destra, composta esclusivamente da partiti organizzati e radicati a tutti i livelli, sia locale e sia nazionale, con più facilità possono raggiungere i 12.770 astenuti del primo turno, dei quali buona parte vicina al loro orientamento politico. Diciamo che Soddu sostenuto da liste civiche e dal partito di Federico Pizzarotti, dovrà misurarsi con un avversario che può contare su una corazzata ben armata e agguerrita, che considera Nuoro l’ultima fortezza del centrosinistra ancora da espugnare. Altro dato importante è che il PD nuorese, con il 12% dei consensi, conferma la crisi profonda che lo affligge a causa delle divisioni di vertice, da cui il conseguente abbandono del suo elettorato. Inoltre, porta il peso che nelle istituzioni sia rappresentato da politici appesantiti da “un fare politica” ormai superato ed estraneo alle aspettative sociali, culturali tipiche della sinistra. A fronte di questa emorragia di consensi rimane la scelta sportiva del candidato sindaco PD, che davanti all’inequivocabile sconfitta dichiara di schierarsi al ballottaggio dell’8 e 9 novembre con il sindaco Soddu. Da questa dichiarazione si deduce che il sindaco uscente potrebbe potenzialmente ottenere, sulla carta, il 60% dei voti espressi nel primo turno con il supporto degli elettori di altri due schieramenti vicini alla sinistra: quello di Lisetta Bidoni che ha sfiorato l’11% dei consensi e lascia libertà di voto; quello di Francesco Guccini con l’8,5% che ancora, in merito al voto, non dà indicazioni. Se questa teoria dovesse divenire pratica dentro la cabina elettorale si confermerebbe il sindaco uscente e, ancora una volta, Nuoro continuerà a dimostrarsi ostica nei confronti della destra, nonostante le lusinghe dell’alleanza sardo-leghista delle due S: Salvini/Solinas.

Il cinque stelle si avvicina al 6% dei consensi; le dichiarazioni del candidato sindaco Alessandro Murgia confermano la strada dell’equidistanza, ossia quella solitudine apolitica, rivendicazionista, giustizialista che, di fatto, hanno ridotto quel movimento a pura testimonianza di se stesso. Tanto è che tra i candidati a sindaco è l’unico a non essere eletto nel Consiglio Comunale.

La destra sardo leghista potrebbe avvalersi del 9% ottenuto da Ciriaco Offeddu, un uomo venuto da lontano dopo oltre mezzo secolo di assenza dalla città, il quale, evidentemente, non avrebbe mai perso il proposito di dare continuità alla tradizione familiare in cui già un suo antenato governò la città da federale. Quelli erano altri tempi.

Il “tesoro” dei consensi che potrebbe trasferire alla coalizione sardo-leghista, che conta il 24,36% dei voti, appare, sulla carta, insufficiente per la vittoria finale.

Personalmente voterò per la rielezione del sindaco Soddu, perché ritengo che la questione principale sia la vittoria antifascista sulla destra, lasciando al dopo le eventuali critiche sulle scelte per organizzare la maggioranza che governerà la città. Esprimo il mio voto favorevole perché riconosco l’onestà intellettuale del sindaco uscente e quanto ha prodotto nei cinque anni di lavoro, stabilendo con i cittadini nuoresi, indistintamente, un rapporto di empatia assai diffuso.

Infine, voglio ricordare che il 25 Aprile scorso mi trovavo solo con il sindaco Soddu, in pieno lockdown, nel cimitero cittadino davanti alla tomba del partigiano Mereu e di tutti i caduti aveva intonato “Bella Ciao”. Un atto che l’Anpi nuorese non può che tenerne conto. Come pure dovrà tenere conto che proprio la maggioranza guidata da Soddu deliberò di proclamare Nuoro città Antifascista, rispettosa dei principi contenuti nella Costituzione Italiana nata dalla Resistenza.

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI