Processo breve
16 Luglio 2010Antonello Tiddia*
Riceviamo e pubblichiamo il contributo di Antonello Tiddia su questa storia di ordinaria follìa.
Esponente di spicco del Movimento Indipendista Sardo a Manca pro s’Indipendentsia, è stato arrestato a giugno 2009. Bruno Bellomonte era stato già precedentemente arrestato nel 2006 a seguito della cosìddetta “Operazione Arcadia”. Di seguito l’articolo :
…”11 luglio, Sassari trema. Alle cinque del mattino gli elicotteri della polizia prendono d’assalto la città, decine di uomini delle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa fanno irruzione a casa di 55 militanti dell’organizzazione “a Manca pro s’Indipendentzia”.
Il bilancio dell’operazione “Arcadia” è di dieci arresti: Emanuela Sanna, Pier Franco Devias, Marco Delussu, Marco Peltz, Salvatore Secchi, Roberto Loi, Bruno Bellomonte, Stefania Bonu, Alessandro Sconamila e Massimiliano Nappi. Accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
Tutti appartenenti secondo gli inquirenti a due formazioni terroristiche: Npc (Nuclei proletari per il comunismo) e Oir (Organizatzione indipendentista rivolutzionaria). Gruppi armati, secondo l’inchiesta, che si sarebbero resi responsabili, negli ultimi quattro anni, di almeno trenta fra attentati dinamitardi e azioni dimostrative.
Passa un mese, passano due mesi, Bruno Bellomonte viene scarcerato perché la macchina delle intercettazioni s’inceppa. Bellomonte, al tempo di un’intercettazione effettuata a Sassari, si trovava in Tunisia. Mentre per Massimiliano Nappi, Stefania Bonu e Alessandro Sconamila, il Tribunale del riesame decide di tradurre la carcerazione preventiva in arresti domiciliari.
Chi conosce i ragazzi di “a Manca” trova davvero improbabile l’ipotesi del PM De Angelis, che vedrebbe nei militanti dell’organizzazione dei pericolosi criminali che hanno attentato all’incolumità delle persone in varie occasioni.
Naturalmente la giustizia deve fare il suo corso e riponiamo nelle istituzioni fiducia perché la verità prevalga. Ma chiediamo anche che l’inchiesta sia veloce e si arrivi presto al processo, come del resto dovrebbe essere in tutti i casi nei quali ci sono detenzioni preventive, tanto più che le accuse risalgono a fatti accaduti oltre 18 mesi fa.
Non esiste certo la possibilità di inquinamento delle prove. Né il pericolo di reiterazione del reato. Anche il trasferimento improvviso (del 23 ottobre) di Salvatore Sechi dal carcere cagliaritano del Buoncammino a quello di massima sicurezza di Parma appare poco comprensibile per il momento in cui avviene.”
A giugno del 2009 è stato di nuovo arrestato nell’ambito di un’inchiesta sviluppata da un’intercettazione telefonica che parlava di un attentato durante il G8 della Maddalena, poi spostato a L’Aquila.
Di seguito riporto un appello pubblicato subito dopo la scarcerazione :
“A Foras
Noi conosciamo Bruno Bellomonte
Noi conosciamo Bruno Bellomonte, “il sardo arrestato il 10 giugno
nell’ambito dell’inchiesta sulle nuove BR”.
Noi conosciamo Bruno Bellomonte per il suo quotidiano impegno politico alla
luce del sole, impegno fatto di manifestazioni, assemblee, iniziative
pubbliche, feste popolari nelle piazze, nelle strade, nei quartieri, nei
paesi.
Noi conosciamo Bruno Bellomonte per le sue idee convinte di comunista
indipendentista, militante di A Manca, che crede nelle lotte popolari per la
liberazione delle classi lavoratrici e dei popoli oppressi.
Noi non crediamo che Bruno Bellomonte abbia a che fare in qualsivoglia modo
con la lotta armata clandestina, come già in passato è stato dimostrato
dalla caduta delle accuse formulate contro di lui nella patetica operazione
“Arcadia”.
Noi crediamo invece che questa sia l’ennesima montatura giudiziaria volta a
criminalizzare i movimenti di lotta e a distogliere, con la complicità dei
mass-media asserviti, l’attenzione dai drammi quotidiani (guerra, morti sul
lavoro, disoccupazione, precarietà).”
Quello che viene in mente è che Bruno, candidato alle ultime elezioni come sindaco per cercare di liberarlo, sia vittima di una persecuzione perchè persona scomoda.
Il 16 settembre 2010 a Roma si terrà la prima udienza su Bruno Bellomonte.
“A Manca”, insieme a tutti coloro che sono sensibili e si sono attivati alla causa Pro Bruno, sta organizzando un progetto per portare a Roma quante più persone possibili per la grande manifestazione che si terrà davanti al tribunale italiano, da cui Bruno sarà giudicato. Oltre all’iniziativa del 16 settembre sono previste anche altre iniziative nei prossimi mesi. Per poter sostenere le iniziative per il 16 , inviate quello che potete al conto corrente:
Alessandra Ruggiu poste pay 4023600453477236
Moltissimo materiale su di lui potete trovarlo sul blog del Minatore Rosso:
http://ilminatorerosso.blogspot.com/
* Portavoce Comitato pro Bruno – Lavoratori Pro Bruno Bellomonte