Riusciremo ad avere una legge elettorale sarda e democratica?
5 Marzo 2025[Fernando Codonesu]
Da qualche tempo la Scuola di cultura politica intitolata al politico ed ex Assessore alla Cultura Francesco Cocco ha avviato, tra i propri iscritti e simpatizzanti, un’ampia e approfondita discussione sul sistema elettorale della Sardegna.
Per altro quel che si propone oggi è frutto anche di un intenso e approfondito lavoro di analisi e proposta sviluppato già a partire dal 2014, primo anno di applicazione della legge vigente, con il Comitato di iniziativa costituzionale e statutaria da cui la Scuola di cultura politica Francesco Cocco in parte deriva.
La domanda di fondo è: possiamo avere una legge di impostazione presidenzialista quale quella attuale che garantisca le tre caratteristiche imprescindibili di una buona legge elettorale: la rappresentanza politica, la rappresentanza territoriale e la rappresentanza di genere?
Un altro punto deve essere chiaro: la legge elettorale la fa il Consiglio regionale nella sua globalità, maggioranza e opposizione. Non ci sono scorciatoie e pensiamo che non si possa accettare una legge che sia frutto solo di una parte politica.
Come Scuola, nel mese di ottobre abbiamo pubblicato un manifesto costituito da nove punti dirimenti della legge attuale di cui abbiamo suggerito il superamento.
Con tale obiettivo in mente abbiamo provveduto a sollecitare e incontrare alcuni dei Gruppi presenti in Consiglio regionale sia della maggioranza che dell’opposizione, per sensibilizzarli in tal senso e per illustrare il contenuto della nostra proposta.
Qui di seguito vengono esposti gli argomenti salienti che contraddistinguono tali modifiche.
Si tratta di una legge diretta all’elezione contestuale del Presidente e del Consiglio regionale che, al fine dell’attribuzione del premio di maggioranza, introduce la possibilità del ballottaggio con un secondo turno.
Abolisce il voto disgiunto rendendo omogeneo il quadro politico.
Garantisce la possibilità di accesso al Consiglio regionale a tutte le liste e i raggruppamenti politici rivedendo le soglie di sbarramento.
Garantisce la possibilità di accesso al Consiglio regionale a tutti i candidati presidente purché siano candidati in una circoscrizione locale e superino la soglia prevista per le liste.
La legge propone una rivisitazione e riperimetrazione delle circoscrizioni elettorali per renderle più omogenee tra loro per quanto riguarda il numero di seggi attribuibili a ciascuna, in modo da avere maggiori garanzie di una rappresentanza territoriale equilibrata.
Garantisce inoltre la rappresentanza di genere introducendo le tre preferenze come si fa con il sistema elettorale in vigore per l’elezione dell’europarlamento e relative regole per la loro validità.
Il conseguimento del premio di maggioranza pari al 60% è reso più difficoltoso perché viene assegnato al primo turno solo in presenza delle due condizioni concomitanti, consistenti nel raggiungimento della soglia del 45% dei voti e della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.
In difetto del soddisfacimento di queste due condizioni si prevede un secondo turno di ballottaggio tra i primi due candidati presidente per avere un premio di maggioranza per il presidente eletto pari al 55%, quindi in diminuzione rispetto alle condizioni del primo turno.
L’attribuzione dei seggi, fatto salvo il seggio del presidente e quelli attribuiti a garanzia della rappresentanza territoriale nella misura di (almeno) uno per circoscrizione, viene effettuata con il metodo Hare-Niemeyer dei quozienti interi e dei resti più alti.
Questa proposta di legge prevede e disciplina, altresì, un meccanismo di rimborso integrale delle spese di viaggio per i sardi residenti all’estero e in altre parti d’Italia, l’introduzione del voto per corrispondenza e, al fine di aumentare la partecipazione degli elettori, il voto elettronico da attuarsi attraverso uno specifico progetto tecnico rivolto a tutto l’elettorato.
La proposta consente, infine, di coprire il vuoto normativo ora vigente sulle leggi di iniziativa popolare e referendaria, creato a seguito della sentenza n.149/2009 della Corte costituzionale, reintroducendo e integrando parte della normativa in vigore prima del 2008.
Fernando Codonesu è il presidente della Scuola di Cultura Politica Francesco Cocco, ricordiamo che la Scuola ha convocato una conferenza stampa che si svolgerà il 7 marzo all’ordine dei giornalisti della Sardegna in Via Barone Rossi, 29 a Cagliari alle ore 10.30, dove verrà illustrata la proposta. Ricordiamo inoltre che a Cagliari nella Fondazione di Sardegna, in Via San Salvatore da Horta n. 2 il 10 marzo alle ore 16.30, verrà discussa pubblicamente la proposta di legge con l’intervento di esponenti della maggioranza e dell’opposizione e di ben noti e qualificati esponenti della politica regionale.