Rivoluzione passiva, Colpo di Stato e sovversivismo reazionario nella storia del Brasile
1 Dicembre 2015Redazione
Rivoluzione passiva, Colpo di Stato e sovversivismo reazionario nella storia del BrasileCiclo di seminari Gramsci nel mondo è il titolo di un seminario che si svolgerà Mercoledì 16 dicembre nell’aula magna via Sant’Ignazio
La relazione intende soffermarsi sulle peculiarità della rivoluzione borghese in Brasile, chiarendo come il processo di oggettivazione del capitalismo nazionale rifletta una forma specifica di dominio che concretamente riproduce una forma a sua volta specifica di “Rivoluzione passiva”. L’ipotesi avanzata interpreta la rivoluzione brasiliana come un lungo processo di modernizzazione conservatrice, dove le trasformazioni storiche furono (e sono) il frutto di una composizione passiva tra storicamente vecchio e storicamente nuovo. Il contenuto ideologico di questa modernizzazione si manifesta nell’obiettivo teso a manterere la forza lavoro in una condizione di subalternità, nella tendenza ciclica al “sovversivismo reazionario” e quindi nella permanente riproduzione di alcuni suoi tratti originari di matrice colonial-bonapartista. Le categorie gramsciane e di Lukács sono punti di riferimento teorico essenziali di questa lettura.