#SalviamolaForestale: il flash mob in Rete
10 Agosto 2015Tiziana Mori
Da ieri è in atto un flash mob in rete da parte di un gruppo di dipendenti del Corpo forestale dello Stato. Partecipano all’iniziativa diversi cittadini e tante associazioni ambientalistiche del terzo settore, tutti uniti nella contestazione della legge Madia che intende cancellare il Corpo Forestale dello Stato.
Con l’hastag #salviamolaForestale è iniziato alle ore 12 un bombing di post e Tweet per informare che cosa accadrà senza il lavoro nel territorio italiano dei professionisti della Forestale.
Citiamo alcuni di questi vuoti: verranno eliminate le attività preventive e repressive in materia di tutela giuridica dell’ambiente, tutela della salute pubblica, degli animali e del patrimonio agroalimentare.
Dialogando in rete tra i membri del gruppo (quasi 9.000 iscritti che aumentano di giorno in giorno) ho potuto riflettere su tanti aspetti:sui luoghi dove operano i Forestali, sulle difficoltà che incontrano nel loro lavoro e sui pericoli a cui vanno incontro.
Penso che sia molto importante da parte nostra un lavoro di informazione e di prevenzione. È molto utile, per esempio, quel che si fa al Bioparco di Roma: far conoscere ai bimbi che si recano nella zona l’opportunità di tutelare alcune specie di fauna e flora selvatiche.
Non bisogna sottovalutare che la forestale svolge un ruolo decisivo nel rispetto della Convenzione CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione).
Con lo stesso interesse dovremmo rivolgerci ai tanti scout italiani, novelle ‘giovani marmotte’. Per quale motivo si iscriveranno ad esempio, all’Agesci, se non potranno divenire Forestali?
E che dire della piaga degli incendi ( che in tante regioni italiane è una delle attività che vede maggiormente presenti i forestali nel periodo estivo), oppure, del bracconaggio.
La Forestale è nata nel 1822 proprio per espletare le suddette funzioni. Su Wikipedia intanto viene dato per scontato chela Forestale verrà accorpata ai Carabinieri.
E’ opportuno invece che ciò non avvenga perché le peculiarità e le competenze svolte dai forestali devono consentire che rimanga una forza di polizia autonoma.