6 settembre sciopero generale
1 Settembre 2011Manifesto Sardo
Lo sciopero generale del 6 settembre prossimo è un punto di riferimento essenziale per la lotta contro questo governo e la sua iniqua manovra finanziaria. Invitiamo ad una forte partecipazione e a riprendere una decisa stagione di lotte in questo momento caratterizzato da forte instabilità politica e sociale, da pesanti insidie per la democrazia.
In Sardegna, oggi più che mai, è importante difendere lavoro, territorio e diritti civili, e assieme collegarsi a ceti e classi subalterne italiane ed europee.
Diamo i primi appuntamenti, che via via provvederemo ad aggiornare (l’aggiornamento di questo pezzo nel presente collegamento).
Cagliari, Piazza Garibaldi ore 9
Nuoro, Piazza Italia ore 9.30
Olbia, di fronte al Comune, ore 10
Carbonia, Piazza Roma, ore 9.30
Sanluri, Piazza S. Pietro ore 9.30
Tortolì, Piazza Fra Locci ore 10
Sassari, Piazza Castello, ore 10.
Ecco i collegamenti a volantino e proposte
5 Settembre 2011 alle 20:57
W lo sciopero
ma
è bene tenere presente che questo sciopero non può avere una semplice risposta sindacale perché pone un problema politico, come bene sanno i dirigenti della CISL e della UIL che, appunto, non hanno indetto lo sciopero per ragioni politiche.
Questo sciopero pone il problema non solo del diritto ad un lavoro qualsiasi ma ad un lavoro tutelato, contro lo strapotere dei padroni e l’arroganza di quei dirigenti sindacali che vogliono fare accordi anche contro la volontà dei lavoratori per favorire la ristrutturazione dell’intero sistema di produzione, di rapporti sindacali e di rapporti sociali.
Quindi non un semplice sciopero
ma
il rifiuto di pagare gli effetti di una crisi voluta e pilotata da chi detiene il potere, non solo in Italia, per eliminare le conquiste fatte dal movimento operaio in cento anni di lotte e riproporre condizioni di sfruttamento e precarietà utili a favorire governi autoritari, in cui le elezioni politiche siano solo una parvenza di democrazia.
Solo la consapevolezza di ciò può dare forza e continuità alla nostra lotta senza farci ricadere in compromessi e in alleanze che ci hanno resi ogni giorno più deboli.
Vincenzo Pillai componente del comitato politico nazionale del PRC