Sosteniamo la famiglia del guerriero di Scampia
26 Luglio 2015Redazione
Pubblichiamo l’articolo della giornalista Isabella Borghese perché dal suo blog de Il Fatto Quotidiano viene lanciato un’appello per promuovere solidarietà e umanità per la famiglia di Ivan Grimaldi e invitiamo tutti/e i nostri lettori e le nostre lettrici a sostenerlo. (Red)
Lo diceva Henry David Thoureau: “La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai”. Da questa convinzione, da questo sentimento nasce l’appello per sostenere economicamente i genitori di Ivan Grimaldi, Anna e Antonio, che vivono ancora a Scampia, senza Ivan, il figlio disabile morto il 5 luglio per il quale Vittorio Passeggio del Comitato delle Vele di Scampia, insieme a Lorenzo Liparulo e Omero Benfenati, è stato in prima fila, anzi, accanto a Ivan nella sua lunga battaglia.
Genitori senza un lavoro e in attesa per settembre 2015 di un nuovo alloggio che – come gli altri 5 casi di disabilità dei nuclei delle Vele – gli verrà consegnato nei prossimi mesi. L’ha dichiarato Luigi De Magistris in una recente intervista: “A settembre la famiglia di Ivan avrà un alloggio nuovo. Il Comune darà case ai disabili di Scampia”. Fa piacere a tutti sapere che finalmente la famiglia di Ivan riceverà quello per cui lottava. Una lotta in cui Ivan, va ricordato, mai dimenticato, è stato sempre attivo, non solo per se stesso – raccontava con il suo carattere, forte e generoso – ma anche per le persone con la sua stessa vita.
Eppure oggi l’amarezza è tanta, uno stato d’animo condiviso tra chi conosceva la storia di Ivan. Stringe il cuore sapere che in questo passaggio dall’alloggio nelle Vele a un altro più dignitoso non ci sarà a varcarne la soglia lui, “il guerriero di Scampia”, ma solo il suo ricordo ad accompagnare la famiglia.
Stringe il cuore, sì, ma pensiamo a chi resta, a chi è qui, vivo e continuerà a lottare: pensiamo ai genitori di Ivan. Oggi nelle Vele, va ricordato, sono rimasti loro. Non hanno lavoro e vivono senza sostegni economici.
Dimenticare Ivan e la sua battaglia non sarà possibile. “Il guerriero di Scampia”, così piace a tutti ricordarlo, continuerà a esistere nella memoria e nelle battaglie che verranno portate avanti. Ma a partire da un profondo senso di solidarietà, dal valore della sua lotta, dalla cura per chi resta, dal pensiero di Anna e Antonio che dopo il funerale hanno passeggiato dietro il carro funebre fino alla Vela Gialla, perché la salma di Ivan passasse per l’ultima volta lì dove è nato e cresciuto, a partire da tutto questo così come è avvenuto nel 2011 sosteniamo di nuovo, con forza, questa famiglia.
L’appello invita dunque istituzioni, fedeli sostenitori di Ivan, amici, conoscenti, associazioni, stampa e chi vorrà esprimere solidarietà a effettuare una donazione libera prendendo informazioni direttamente da questo link, dove tra i primi firmatari compaiono: Maurizio De Giovanni, scrittore; Erri De Luca, scrittore; Domenico Lopresto, Unione Inquilini Napoli; Vittorio Passeggio, Comitato delle Vele di Scampia; Toni Pellicane, Comitato di Lotta per la Casa 12 luglio.
Dopo due giorni in cui la salma è stata esposta presso la camera ardente all’interno dell’Ottava Municipalità di Napoli, a Scampia, il quartiere di Ivan, domenica 19 luglio i funerali si sono svolti presso la chiesa del Buon Rimedio del Don Guanella. Accanto alla famiglia Vittorio Passeggio, del Comitato delle Vele di Scampia, delegati del sindaco Carmine Piscopo, Assessore all’Urbanistica, Arnaldo Maurino e Maria Teresa Caiazzo, Consigliere Comunale. Angelo Pisani, Presidente dell’VIII Municipalità, Domenico Lopresto, Segretario Unione Inquilini Napoli, Chiara Ciccarelli, Comitato Territoriale Mammut.