Sosteniamo “Sa Domu”
15 Dicembre 2014Sa Domu
La redazione del manifesto sardo sostiene lo studentato occupato e autogestito di via Lamarmora 126 “Sa Domu” e pubblica la lettera aperta alla città di Cagliari, alle istituzioni cittadine, regionali e per il diritto allo studio. (Red)
Il concorso per diventare città capitale europea della cultura è finito, Cagliari non ha vinto venendo battuta in ultima istanza da Matera. Che cosa ci resta da questa esperienza? Per alcuni questo non sarà stata una sconfitta, per altri ci porta comunque ad essere capitale italiana della cultura nel 2015-2016. Per noi che siamo studenti dell’università di Cagliari, idonei non beneficiari, pendolari, ex assegnisti di merito quello che resta sono sempre e comunque le macerie.
725 posti letto a fronte di 17000 fuori sede. 6 Milioni di euro stanziati per il diritto allo studio nel 2014 a fronte dei 20 milioni regalati alla curia vescovile di Cagliari per la costruzione del college Sant’Efisio. 69,39% di idonei non beneficiari nel 2014 mentre la regione paga per i danni che i militari stranieri causano durante le esercitazioni che si effettuano in Sardegna, come ne recente caso di Capo Frasca. I numeri però sono niente in confronto al dramma umano di quelle duecento persone idonee alla borsa di studio che hanno dovuto abbandonare il percorso per difficoltà economiche.
Stanchi di aspettare fantomatici studentati, che in ordine di priorità vengo dopo gli interessi della Curia che ha ricevuto 20 milioni di euro per la costruzione del College Sant’Efisio, abbiamo deciso di occuparci direttamente dei nostri problemi ma soprattutto di riprenderci una parte dei nostri diritti: la casa.
Oggi, 12 Dicembre, abbiamo occupato uno stabile, di proprietà del Comune di Cagliari abbandonato da 3 anni, lasciato all’incuria e senza una chiara destinazione d’uso. Uno stabile come ce ne sono a decine nel solo comune di Cagliari. Luoghi che potrebbero essere riconsegnati alla cittadinanza sotto forma di centri culturali, alloggi popolari o per studenti fuori sede e meno abbienti.
Lottare ora per non emigrare domani.
Se Cagliari vuole veramente diventare una città con un propensione culturale deve prima di tutto pensare a chi Cagliari la abita, la vive e non la vorrebbe lasciare. Sono centinaia i giovani che ogni anno abbandonano a malincuore la propria terra in cerca di un posto che li accolga, che li permetta di studiare e di costruirsi una vita.
Noi non vogliamo essere all’interno di questa categoria, noi Cagliari e la Sardegna le amiamo ed è per questo che oggi abbiamo occupato questo posto.
Chiediamo che il nuovo studentato, che riprenderà vita in questi giorni, non venga sgomberato dalle forze dell’ordine fino a quando non verranno risolti i problemi che affliggono gli studenti. Questa occupazione non deve essere un problema di ordine pubblico bensì di ordine politico e come tale dovrebbe essere affrontato. Fino a quando le istituzioni non invertiranno la tendenza e non inizieranno a garantire vitto e alloggio per tutti i richiedenti pensiamo che debba essere lasciata la possibilità a chi non vuole emigrare di poter lottare per costruirsi un futuro nonostante questo gli venga continuamente negato.
Appello in difesa dello studentato occupato e autogestito di via Lamarmora 126 “Sa Domu”