Minima 3.
1 Marzo 2008Costantino Cossu
Dal sito on line del Corriere della sera del 27 febbraio 2008: “Presidente, perché non possiamo viaggiare all’estero? E perché a Cuba servono due, tre giorni di lavoro per comprare uno spazzolino da denti?”. Un video filtra dall’isola e conquista Internet, aprendo interrogativi sui cambiamenti in corso. E’ una registrazione di qualche settimana fa: un gruppo di studenti della Facoltà di informatica discute con Ricardo Alarcon, presidente del Parlamento e da anni uomo di vertice della nomenklatura. Il video dura appena quattro minuti, ma si capisce che il dibattito è acceso e franco. Mostra le domande di due studenti e le risposte di Alarcon, cortese e non troppo meravigliato. I giovani non sono dissidenti, appartengono alla gioventù comunista. Eppure pongono questioni cruciali, che toccano l’essenza stessa del regime”.
Dalla prima pagina del “Corriere della sera del 27 febbraio 2008: “La Ford mette all’asta i suoi operai. Quasi 54 mila lavoratori all’asta,di ogni età e di ogni specializzazione, appena assunti o con 40 anni di carriera. Ce li ha messi la Ford che ha organizzato a Detroit una serie di job fairs o festival dell’impiego per i 54 mila cui deve rinunciare, vere e proprie aste, dove i lavoratori più pregiati vanno al migliore offerente”.
Che regime è quello dov’è possibile mettere all’asta “i lavoratori più pregiati”? E’ rimasto qualcuno – a Detroit, a Roma, a Cagliari – che pone “questioni cruciali che toccano l’essenza stessa” di quel regime?