Storie in Trasformazione, storie di migrazione
1 Novembre 2016Red
Si chiude il 18 e 19 Novembre, nella sala della Fondazione Banco di Sardegna in Via San Salvatore da Horta, la rassegna letteraria Storie in Trasformazione. Due giornate dedicate al tema del viaggio e delle migrazioni con presentazioni di libri, piece teatrali, reading letterari, testimonianze e dibattiti.
Molti gli ospiti in sala, fra cui Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, Modou Gueye attore e regista, gli scrittori Paolo Nori, Pap Kouhma, Valerio Calzolaio, le testimonianze dell’imprenditore Mbaye Gueye e degli studenti di Cultura senza Barriere, gli interventi di Angela Quaquero, Giorgio Altieri, don Ettore Cannavera, Mauro Tuzzolino e Marina Boetti. In sala anche Paolo Piras, Davide Camarrone, Vito Biolchini, Roberto Loddo, giornalisti, per un confronto sul tema della comunicazione delle “migrazioni”. E infine numeri e dati, dallo studio aggiornato sulle migrazioni a cura di Valentina Brinis dell’Associazione A buon diritto.
La rassegna letteraria Storie in Trasformazione chiude i lavori nel 2016 dopo una serie di tappe cittadine, in particolare nei quartieri Marina e Villanova, che hanno avuto come protagonisti volti e voci del panorama migrante. Cuore della manifestazione è la storia, la narrazione in quanto capace di raccontare un mondo che cambia cogliendone sfumature e trasformazioni. Ideata e proposta dall’Associazione Pamoja e dall’Associazione Eutropia in stretta collaborazione con l’accreditato Festival delle Letterature Migranti di Palermo e l’associazione culturale Imago Mundi, l’iniziativa ha come obiettivo anche quello di mettere in rete diverse entità del privato sociale del territorio che si occupano del tema.
Inaugurata il 28 settembre, in collaborazione con la settima edizione della manifestazione letteraria “I libri aiutano a leggere il mondo”, e la presentazione del libro “Esilio dalla Siria” dello scrittore Shady Hamadi, ha realizzato il 7 ottobre Versi Migranti, performance con Boucar Wade, che ha raccontato i propri libri, Sergio Anrò (reading) e Andrea Andrillo (musiche).
L’8 ottobre con Sguardi colombiani, il focus si è spostato in Sudamerica, proprio in Colombia, paese attraversato da una profonda trasformazione nel senso della pacificazione e della prospettiva di un futuro di convivenza.
Il 14 ottobre con Dikalo Listen’ up la rassegna ha voluto presentare il lavoro di un artista senegalese di origine, Tatè Nsongan (percussionista dei celebri Mau Mau), ma italiano di “vita”, con la finalità di supportare e valorizzare i linguaggi ibridi del confine.
La manifestazione culmina nel 2016 con un evento di due giornate nelle date di venerdì 18 e sabato 19 novembre con un ricco programma di attività, dal titolo Tempi Mobili. Il tempo della migrazione è infatti un tempo mobile. Luoghi, culture, persone si incontrano originando nuove configurazioni spaziali, inedite forme di comunicazione. Interrogarsi sulla trasformazione significa supportare il reciproco ascolto, coltivare una dimensione matura della coscienza di luogo e della coscienza di tempo. Ora, più di prima, siamo chiamati a diventare cittadini del mondo, a cogliere nelle nostre quotidiane relazioni di prossimità l’effetto di eventi collocati solo apparentemente in lontananza.
In un contesto di tendenziale e ciclica riproduzione di contenuti culturali spesso standardizzati, la rassegna Storie in Trasformazione, quindi, abita e racconta le trasformazioni della contemporaneità: il web, l’informazione pervasiva dei social, la mobilità, le migrazioni. Gli scrittori, abituati per loro natura alla ricerca e al dialogo con l’altro da sé, portano i segni di queste trasformazioni e offrono spesso elementi di lettura di un futuro nel quale anche le identità hanno attraversato il tempo mobile.