Storie Migranti

1 Novembre 2015
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Redazione

L’idea alla base del festival NUES – Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo è quella di raccontare e interpretare la contemporaneità attraverso il linguaggio del fumetto, prestando particolare attenzione alla realtà dell’area mediterranea, dove si incontrano culture differenti e dove, in questo preciso momento storico, si avverte maggiormente l’esigenza di un dialogo e di un confronto tra i popoli.

Negli ultimi anni, i massicci flussi migratori dall’Africa e dall’Oriente hanno creato in Europa uno stato di allarme: migranti, profughi e richiedenti asilo – provenienti spesso da paesi in guerra – hanno dato vita ad aree di marginalità sempre più vaste, dove prosperano organizzazioni criminali che operano attraverso il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, le cui vittime sono spesso destinate ad ingrossare le fila del lavoro nero e della prostituzione.

Sebbene siano del tutto comprensibili e prevedibili le ragioni di coloro che, spinti dalla mancanza di aspettative di sopravvivenza nel proprio paese, si riversino in aree dove esistono alti indici di ricchezza e di sviluppo, la politica internazionale, come già avvenuto in passato, dimostra di essere impreparata nella gestione di un fenomeno di tale portata, perseverando nella sottovalutazione delle conseguenze di determinate scelte.

Le popolazioni chiamate all’accoglienza vivono con crescente fastidio le situazioni che si vengono a creare, in molti casi con atteggiamenti di intolleranza e di razzismo. Appare ormai evidente che l’opinione pubblica sia fortemente condizionata da irresponsabili strumentalizzazioni, attuate sia da esponenti della politica in cerca di facili consensi, che dai mezzi di comunicazione, orientati a “sensazionalizzare” l’emergenza, piuttosto che fornire al pubblico un’informazione imparziale ed esaustiva.

Assistiamo in quest’epoca a quell’effetto della globalizzazione che, oltre trent’anni fa, profetizzava l’intellettuale francese Raymond Aron: “L’ineguaglianza tra le nazioni assumerà il ruolo della lotta di classe”.

Per mettere a fuoco queste problematiche e suggerire una riflessione consapevole, si è pensato di affiancare alle consuete attività di promozione della lettura, un momento di approfondimento sui fenomeni migratori contemporanei, con una giornata nella quale diversi esperti, scrittori e testimoni abbiano l’occasione di confrontarsi.

Cagliari, venerdì 13 novembre MEM Mediateca del Mediterraneo – sala conferenza

ore 10.00 tavola rotonda con la partecipazione di: Wanda Grilllo (Ministero degli Esteri), Donatella Della Ratta (esperta di media arabi), Annamaria Baldussi (Università di Cagliari, AIPSA Edizioni, Associazione Gilgamesh), Pino Cabras (Condirettore megachip.globalist.it). Introduce e modera l’incontro Raffaele Callia (Responsabile Servizio Studi e Ricerche Delegazione Regionale Caritas Sardegna). Intervengono gli autori Jérôme Ruillier e Muhammad Dibo.

ore 16.00 Bepi Vigna, Pino Cabras e Chiarastella Campanelli (Edizioni Il Sirente) propongono una riflessione sull’esperienza editoriale di Charlie Hebdo, sul concetto e valore del “rispetto” nelle diverse culture in relazione alla libertà di espressione.

ore 17.00 Chiarastella Campanelli presenta Se ti chiami Mohamed graphic-novel (Edizioni Il Sirente) che ricostruisce, con semplicità ed immediatezza, l’immigrazione maghrebina dal 1950 ad oggi, dell’autore francese originario del Madagascar, Jérôme Ruillier. Volume pubblicato con il patrocinio di Amnesty International.

ore 18.00 Chiarastella Campanelli e Donatella Della Ratta presentano in anteprima nazionale, il romanzo E se fossi morto? (Edizioni Il Sirente) dello scrittore e poeta siriano Muhammad Dibo; con uno stile lucido e poetico al tempo stesso l’autore racconta “dall’interno” la controversa rivoluzione del popolo siriano; legge una selezione di brani del romanzo Carlo Antonio Angioni (Associazione Artifizio).

In esposizione una selezione di tavole originali tratte dalla graphic novel Etenesh l’odissea di una migrante (edizioni Becco Giallo) dell’autore Paolo Castaldi, che sarà ospite di Nues il 27 novembre alle ore novembre, sempre alla MEM.

 

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